Pasta e pomodoro fanno bene o male al diabete? La risposta della medicina

Pasta e pomodoro fanno bene o male al diabete? E’ una ricetta sicura e gustosa proposta dal sito www.diabete.net a quanti soffrono di diabete. Questo piatto è il cibo italiano più amato al mondo. La pasta al pomodoro è uno dei piatti italiani più conosciuti e apprezzati all’estero. In tutto il mondo è un piatto riconosciuto quale modello nutrizionale utile per rimanere sani e in forma. Per quanti soffrono di diabete il consumo abituale di pomodori e altre verdure rosse migliora l’utilizzo del glucosio nel nostro organismo. Il succo di pomodoro favorisce anche la funzione dell’insulina e previene alcuni sintomi causati dal diabete come ad esempio la retinopatia, il piede diabetico e la claudicazione intermittente. I licopeni, infatti, sono molto benefici per il trattamento e la prevenzione del diabete. L’ideale è cuocere la pasta al pomodoro al dente. Rispetto a quella ben cotta ha un indice glicemico più basso. La pasta cotta al punto giusto, infatti, permette all’amido, e quindi al glucosio, di essere assimilato in maniera graduale e impedisce così un innalzamento repentino della glicemia. Evita in altre parole i cosiddetti picchi glicemici.

Come cucinare la pasta per evitare i picchi glicemici? Si deve lessare in maniera tradizionale, poi si scola e si mette in frigo per tutta la notte. Il giorno successivo si scalda e si condisce a proprio piacimento. Questa pausa di raffreddamento cambia la composizione della pasta. E così non dovrà più spaventare un bel piatto di spaghetti con il pomodoro fresco. Facendo così, infatti, l’amido della pasta si trasforma in amido resistente. L’organizzazione Diabetes sostiene che quando gli alimenti che contengono amido si raffreddano, la struttura si riorganizza e gli enzimi digestivi dell’intestino non possono scomporli, il cibo quindi diventa ricco di amidi resistenti e si trasforma in fibra. Eè però importante seguire le linee guida sulla sicurezza alimentare durante il processo di raffreddamento e rispettare le indicazioni sulla conservazione e sul riscaldamento degli alimenti per evitare intossicazioni.

Quali sono i benefici della pasta e pomodoro? Gli spaghetti di grano duro, a differenza degli altri formati di pasta (penne, maccheroni, fusilli, tagliolini, ecc.), hanno un impatto glicemico inferiore, ossia innalzano la glicemia più lentamente. Condire la pasta con abbondante salsa di pomodoro fa bene alla salute. Tutto merito del licopene, una sostanza contenuta nel pomodoro che svolge una azione anticancerogena ed ha un attività superiore ad altre sostanze con effetto antiossidante, Più il colore è rosso maggiore risulta la quantità di licopene. Mezza tazza di salsa di pomodoro è la dose che solitamente viene utilizzata per condire un piatto di pasta. Rappresenta circa una porzione di licopene, quella che gli esperti consigliano per almeno 10 porzioni a settimana. Da tenere presente che l’organismo umano non è in grado di produrre il licopene. Può essere assunto solo attraverso il cibo. Condire tutto con delle foglioline di basilico è salutare. Aggiungiamole solo a fine cottura per poter beneficiare delle loro proprietà digestive e antispastiche. Se vengono consumate prima di mangiare gli spaghetti e il pomodoro facilitano i processi digestivi e rilassano la mucosa intestinale. Se si utilizza pasta integrale gli effetti salutari sono ancora di più perché fornisce energia in modo costante e permette all’organismo di assorbire e usare più lentamente gli zuccheri. La pasta integrale, infatti, fa aumentare anche la quota di antiossidanti presente nel piatto che aiutano a rimanere giovani. Fornisce anche una maggiore quantità di polifenoli che svolgono una vera e propria azione protettiva sulla salute del cuore e dell’organismo in generale.

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