Le scuole stanno per riaprire, ma dopo poche settimane potrebbero richiudere per Covid-19, allora perché non continuare con la Dad?
È stata l’estate del ‘liberi tutti’ o quasi. Nelle ultime settimane gli italiani si sono comportati come se due mesi di lockdown non ci fossero stati. I giovani sono andati in vacanza, hanno ballato nelle discoteche, fatto falò in spiaggia, affollato le vie della ‘movida’ ed ora ritornano nelle loro case e tra poco affolleranno autobus, treni, aule scolastiche e palestre. Ci sono tutti i presupposti per un aumento dei contagi e per una seconda ondata dell’epidemia.
La memoria degli italiani è sempre corta, ma il virus non fa sconti.
La riapertura della scuola sarà uno stress-test fondamentale per capire l’andamento pandemico del Covid-19. Ad affermarlo è il virologo Fabrizio Pregliasco, direttore sanitario dell’istituto Galeazzi di Milano. Le aule scolastiche, si sa, sono luoghi dove ogni anno si diffonde con più rapidità l’influenza stagionale. Con il Coronavirus sarà la stessa cosa. Allora perché non posticipare la riapertura degli istituti ed evitare i pericoli dello stress-test? Perché non continuare con la Didattica a distanza fino a dicembre? Perché non aspettare l’arrivo del vaccino ed evitare una possibile, anzi probabile, seconda ondata pandemica?
Il Governo finora si è comportato con prudenza ed ha evitato il peggio, perché non continuare così anche adesso? Certo l’opposizione sovranista non aspetterebbe altro per fare polemica, ma un buon politico deve saper guardare al futuro, non all’immediato e alla pancia del Paese.
Foto da it-it.facebook.com – Itet ‘G. Tomasi di Lampedusa’ di Sant’Agata Militello (Me)