Il 21 marzo 2025, Cefalù ha reso omaggio a Padre Nino Ortolano, nel centesimo anniversario dalla sua nascita, con una commemorazione speciale organizzata dall’Associazione Siciliana Musica per l’Uomo. La Chiesa di San Nicola ha ospitato un evento particolarmente suggestivo, che ha unito la spiritualità e la musica, ricordando la figura di un presbitero compositore che ha segnato profondamente la vita religiosa e musicale della città. Con l’esecuzione di due composizioni in suo onore, tra cui una biografia musicata, la serata ha celebrato la memoria di Ortolano, un uomo che ha fatto della Parola di Dio il cuore della sua vita.
Un tributo a un uomo di fede e musica
Padre Nino Ortolano, nato il 24 ottobre 1924 e scomparso il 13 febbraio 1996, è stato un pilastro della musica liturgica di Cefalù. La sua dedizione alla Chiesa e alla musica sacra ha reso la sua figura un riferimento non solo per i fedeli, ma anche per i musicisti. Durante la serata, l’Associazione Siciliana Musica per l’Uomo ha voluto rendere omaggio a questo grande compositore attraverso due importanti dediche. La prima, “Nella Tua Parola”, è stata una biografia musicale che racconta la sua vita, scritta da Mario Macaluso e musicata da Ildebrando D’Angelo. Il titolo di questa composizione riflette la centralità della Parola di Dio nella vita di Ortolano, che ha fatto della sua fede la guida costante di ogni sua azione.
La composizione “Nella Tua Parola” rappresenta un vero e proprio cammino attraverso la spiritualità del presbitero compositore. Ogni versetto è un riflesso della sua fede profonda, che ha illuminato il suo ministero e la sua vita quotidiana. Frasi come “E’ nel silenzio che io sento la Tua voce” e “Sei Tu la luce che illumina i miei passi” evocano la sua relazione intima con Dio, un dialogo continuo che ha alimentato la sua dedizione al servizio degli altri. La Parola di Dio era per lui la via da seguire, come espresso nelle parole: “La tua Parola è la strada da seguire”. La composizione ha preso vita attraverso l’esecuzione della Corale “Maria Elisa Di Fatta”, accompagnata da una band, che ha interpretato con grande emozione i temi centrali della vita di Ortolano, come la giustizia, l’amore e la forza del perdono.
Padre Ortolano non è stato solo un compositore, ma anche un sacerdote che ha vissuto ogni aspetto della sua vita in stretta connessione con la Parola di Dio. La sua musica, infatti, ha avuto una funzione liturgica profonda, diventando un veicolo per comunicare la fede. Durante la serata, il maestro Giuseppe Testa gli ha dedicato un altro brano significativo, “Un Santo”, che ha ulteriormente celebrato la sua eredità musicale. Ad eseguirlo è stato la Corale “Maria Elisa Di Fatta”. Le composizioni di Ortolano, che spaziavano dalle canti liturgici alle composizioni per diverse festività dell’anno liturgico, continuano a essere un punto di riferimento per la musica sacra nella diocesi di Cefalù.
La serata di commemorazione di Padre Ortolano non si è limitata solo a una celebrazione del suo lavoro musicale, ma ha anche rappresentato un’occasione per ricordare il suo impegno come uomo di fede e come punto di riferimento spirituale per tutta la comunità. La sua figura rimane viva nel cuore di Cefalù, e l’Associazione Siciliana Musica per l’Uomo continuerà a onorarlo con eventi e iniziative. Oltre a questo tributo, il prossimo 9 maggio, in Cattedrale, ci sarà un ulteriore momento musicale che darà voce alle sue composizioni più belle. Un segno che la sua eredità non è destinata a svanire, ma a continuare a ispirare le future generazioni.
Padre Ortolano ha lasciato un’impronta indelebile nella comunità di Cefalù. La sua vita è stata un esempio di come la musica possa essere un mezzo per trasmettere la Parola di Dio e per vivere una spiritualità profonda e autentica. Le celebrazioni in suo onore sono il riconoscimento di una figura che ha saputo unire fede, musica e dedizione al servizio degli altri, rendendo ogni sua composizione un atto di amore e di fede. Con il centenario della sua nascita, la sua memoria continua a vivere attraverso la musica, che resta il mezzo più potente per far risuonare il sacro in ogni angolo della Diocesi.