Messa Crismale nella Cattedrale di Cefalù: un Cuore Unito nella Grazia e nella Missione

Questa sera, Mercoledì Santo, 16 aprile 2025 alle ore 17.00, nella Basilica Cattedrale di Cefalù, si terrà la solenne Messa Crismale, presieduta da S.E. Mons. Giuseppe Marciante, Vescovo di Cefalù. Questo evento liturgico, tra i più significativi della Settimana Santa, riunisce tutto il presbiterio diocesano attorno al proprio Vescovo per rinnovare le promesse sacerdotali e consacrare gli oli santi: il Crisma, l’Olio dei Catecumeni e l’Olio degli Infermi.

Il Significato della Messa Crismale

La Messa Crismale è uno dei momenti più intensi dell’anno liturgico. Secondo la tradizione della Chiesa, essa viene celebrata il mattino del Giovedì Santo, ma per motivi pastorali può essere anticipata, come accade nella Diocesi di Cefalù. Durante questa celebrazione, il Vescovo benedice gli oli che saranno utilizzati per i sacramenti nel corso dell’anno: il Battesimo, la Cresima, l’Ordine Sacro e l’Unzione degli Infermi.

Ma soprattutto, questa celebrazione è un forte richiamo all’unità del presbiterio attorno al proprio pastore e alla comune missione ricevuta. Come ricorda Sant’Ignazio di Antiochia, “dove appare il Vescovo, là sia il popolo, così come dove è Cristo Gesù, là è la Chiesa cattolica” (Lettera agli Smirnesi, 8,2). L’unzione sacramentale unisce intimamente Cristo, il “Cristo” per eccellenza – cioè l’Unto – e tutti coloro che partecipano del suo sacerdozio.

“Lo Spirito del Signore è sopra di me” (Is 61,1)

Le parole del profeta Isaia, riportate nel manifesto dell’evento, risuonano con forza nella liturgia della Messa Crismale:

“Lo spirito del Signore Dio è su di me, perché il Signore mi ha consacrato con l’unzione; mi ha mandato a portare il lieto annuncio ai miseri…”

Gesù stesso riprende questo passo nella sinagoga di Nazaret (Lc 4,16-21), proclamando che in Lui si compiono queste Scritture. È un annuncio di salvezza e liberazione rivolto ai poveri, agli oppressi, ai cuori spezzati. È lo stesso Spirito che consacra i ministri ordinati per essere strumenti di guarigione e guida nel popolo di Dio.

La Benedizione degli Oli Santi

Durante la celebrazione, il Vescovo benedice tre oli distinti:

  • L’Olio degli Infermi, usato per l’Unzione dei malati, è segno di conforto e guarigione spirituale. Come dice San Giacomo: “Chi è malato, chiami a sé i presbiteri della Chiesa e preghino su di lui, ungendolo con olio nel nome del Signore” (Gc 5,14).
  • L’Olio dei Catecumeni, utilizzato nel Battesimo, fortifica spiritualmente coloro che si preparano a ricevere il sacramento e li sostiene nella lotta contro il male.
  • Il Sacro Crisma, un olio profumato e consacrato solennemente con una preghiera particolare, è usato nel Battesimo, nella Cresima e nell’Ordinazione Sacerdotale. Simboleggia la pienezza dei doni dello Spirito Santo e l’incorporazione piena in Cristo, l’Unto del Signore.

Sant’Ireneo, già nel II secolo, vedeva nell’unzione una vera “cristificazione”: “Colui che è unto riceve lo Spirito di Dio e diventa partecipe della vita di Cristo” (Adversus Haereses, III, 17,3).

Un Popolo Consacrato

La partecipazione alla Messa Crismale non riguarda solo i sacerdoti, ma coinvolge tutto il Popolo di Dio. Come ricorda San Pietro: “Voi siete stirpe eletta, sacerdozio regale, nazione santa, popolo che Dio si è acquistato” (1 Pt 2,9). Tutti i battezzati partecipano, in modo diverso, all’unzione di Cristo, e sono chiamati ad annunciare le meraviglie di Dio.

In questo tempo di grazia, la Chiesa di Cefalù si stringe attorno al suo pastore per rinnovare il suo “sì” al Vangelo, alla comunione e alla missione. La Messa Crismale è un segno visibile di questa unità, un’espressione concreta di una Chiesa che vuole vivere pienamente la propria vocazione nel mondo.

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