“La bellezza è un’arma contro la paura, l’omertà e la rassegnazione”. Così affermava più di quarant’anni fa Peppino Impastato. Questo e altri aforismi di celebri testimoni della legalità hanno costituito il filo conduttore delle attività svolte quest’anno dalla scuola Secondaria di I grado di Valledolmo, che ha partecipato nell’ambito dei percorsi progettuali di Educazione Civica, alla celebrazione del XXVII anniversario delle stragi di Capaci e di via D’Amelio, aderendo all’iniziativa promossa dal Miur insieme alla Fondazione “Giovanni Falcone” #dicosasiamoCapaci-storie di ordinario coraggio. Nei giorni scorsi, più di ottanta ragazzi, guidati dai loro docenti, hanno approfondito la conoscenza dell’opera e delle idee del giornalista di Cinisi assassinato nel 1978 e realizzato delle magliette e un murales recanti la sua effigie. Successivamente ogni classe ha scelto un aforisma o una frase di un testimone della legalità che è stata rappresentata con installazioni artistiche o con semplici rappresentazioni sceniche. A conclusione delle attività è stato realizzato un flashmob nel cortile esterno della scuola proprio dinanzi al murales che rappresenta Peppino Impastato. Nel rispetto delle norme di distanziamento antiCovid, gli alunni hanno dapprima formato l’immagine stilizzata di una farfalla, simbolo di bellezza e di libertà, per poi disporsi a formare la scritta “CAPACI”. Un drone ha ripreso le immagini dall’alto, valorizzando i movimenti coreografici dei partecipanti. Un video finale ha sintetizzato tutte le attività svolte nella settimana antecedente il 23 maggio, dimostrando di cosa sono “Capaci” le nuove generazioni quando si coniugano, arte, riflessione e impegno civile.