Le avanguardie del Novecento: Il centenario del Surrealismo (1924 – 2024)

Le avanguardie del Novecento: Il centenario del Surrealismo (1924 – 2024)

Nel marzo del 1919 attraverso gli scritti sulla rivista Littérature, si costituì il noto gruppo, formato da André Breton, Louis Aragon e Philippe Soupault; preludio dell’unione dei diciannove aderenti che formularono, cinque anni più tardi, attraverso il loro primo Manifesto Surrealista, i principi fondamentali del movimento artistico d’Avanguardia.

L’origine del Surrealismo, movimento artistico, letterario e ideologico francese, fondato da André Breton, risale al 1919; inizialmente come un movimento di orientamento letterario, che si espresse attraverso le pagine della rivista “Littérature” interpretazione autentica surrealista di scrittura automatica, divenendone l’organo del movimento Dada.

In seguito, a Parigi, nel 1924, il movimento surrealista, che, nel mentre, aveva affiliato molti altri artisti, fuoriusciti della corrente d’avanguardia Dada, si presentò e si rese ufficiale col nome Surrealismo (termine coniato dal poeta Wilhelm Albert Vladimir Popowski de La Selvade Apollinaris de Wąż-Kostrowitcky, meglio noto con lo pseudonimo Guillaume Apollinaire), attraverso Breton, con la pubblicazione del primo “Manifeste du surréalisme” (Manifesto del Surrealismo), uno dei suoi testi fondamentali.

Il Manifesto fu sottoscritto, o meglio, come definì André Breton “hanno fatto atto di Surrealismo Assoluto”, dai seguenti artisti: Aragon, Baron, Boiffard, Breton, Carrive, Crevel, Delteil, Desnos, Eluard, Gérard, Limbour, Malkine, Morise, Naville, Noll, Péret, Picon, Soupault e Vicrat.

Lo stesso Breton così definì nel suo Manifesto, il termine Surrealismo: «Automatisme psychique pur, par lequel on se propose d’exprimer, soit verbalement, soit par écrit, soit de toute autre manière, le fonctionnement réel de la pensée. Dictée de la pensée, en l’absence de tout contrôle exercé par la raison, en dehors de toute préoccupation esthétique ou morale » (Puro automatismo psichico, con il quale ci si propone di esprimere, sia verbalmente o per iscritto o in altro modo, il funzionamento reale del pensiero. Dettatura del pensiero, in assenza di qualsiasi controllo esercitato dalla ragione, al di fuori di ogni preoccupazione estetica o morale).

Tuttavia, solamente nel 1926 con l’istituzione a Parigi, della “Galleria Surrealista” se ne sancirà il titolo di Movimento artistico, perseguendone decisamente un orientamento politico.

Bibliografia e sitografia:
1. Jules François Dupuis, Controstoria del Surrealismo (Arcana, 1978).
2. Mirella Bandini, La vertigine del moderno (Officina, 1986).
3. Dawn Ades, Simon Baker, Undercover Surrealism (The MIT Press, 2006).
4. Jean Clair, Regis Debray, Processo al Surrealismo (Fazi, 2007).
5. Giuseppe Longo, Adieu monsieur Contino, in Sicilia Tempo anno XLVII n.468, novembre 2009.
6. Giuseppe Longo 2011, Il Surrealismo fantascientifico di Salvatore Contino in arte Tinosa. Madonie Live, 19 giugno.
7. Giuseppe Longo 2011, Ricordando Salvatore Contino in arte Tinosa Maestro del Surrealismo in Sicilia. Madonie Live, 14 ottobre.
8. Giuseppe Longo 2014, La storia del grande Salvatore Contino. Cefalunews, 20 febbraio.
9. Robert Lebel, Il Surrealismo come tergicristallo (Johan & Levi, 2018).
www.treccani.it

Foto a corredo dell’articolo: Yvan Goll, Surréalisme, Manifeste du surréalisme , Volume 1, Numero 1, 1 ottobre 1924, copertina di Robert Delaunay.

Giuseppe Longo

Estratto da “http://it.wikipedia.org/wiki/Manifesto_surrealista

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