La Commissione europea indagherà su Facebook

«La Commissione europea indagherà sul caso dei dati personali condivisi da Facebook all’insaputa degli utenti, che consideriamo inaccettabile». Lo ha affermato ieri un portavoce dell’esecutivo europeo. Questa mattina Facebook ha ammesso che sono almeno 2,7 milioni gli utenti che sono stati coinvolti in Europa. La commissaria europea alla giustizia e alla protezione dei consumatori, Věra Jourová, ha scritto una lettera ai vertici di Facebook la scorsa settimana chiedendo «ulteriori spiegazioni entro due settimane» e «i vertici di Facebook hanno già detto di essere disponibili a chiarimenti». Intanto, è stato confermato che Mark Zuckerberg, fondatore e amministratore delegato di Facebook, testimonierà davanti alla commissioni giustizia e commercio del senato degli Stati Uniti il 10 aprile prima di presentarsi l’11 davanti alla commissione energia e commercio della camera. Zuckerberg sarà chiamato a rispondere alle domande sul coinvolgimento del social network nel caso relativo a Cambridge Analytica, la società che ha collaborato con la campagna presidenziale di Donald Trump e che avrebbe ricevuto da un ricercatore dati ottenuti in maniera impropria su milioni di utenti. Secondo i numeri divulgati dallo stesso Zuckerberg, sono 87 milioni gli utenti colpiti globalmente, di cui oltre l’80 per cento negli Stati Uniti. «Dal 9 aprile diremo agli utenti se le loro informazioni sono state impropriamente condivise da Cambridge Analytica», ha annunciato Mike Schroepfer, capo dell’ufficio tecnologico di Facebook. Le persone potenzialmente coinvolte dovrebbero ricevere un avviso che consentirà loro di controllare quali dei loro dati sono stati condivisi.

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