«Se lavori più di 10 ore al giorno sei a rischio ictus». Non lo sapevi? Ecco perchè

Le persone che lavorano per lunghe ore al giorno hanno più probabilità di avere un ictus. Lo rileva uno studio portato avanti dai ricercatori della Angers University e dall’Istituto nazionale francese per la salute e la ricerca medica. Gli studiosi hanno esaminato un campione di 143.592 persone di età compresa tra i 18 e i 69 anni. Tra di loro non c’erano i lavoratori part-time e nemmeno quanti avevano già sofferto di ictus. Delle 143.592 persone che hanno partecipato allo studio ben 42.542 (29%) riferisce di lavorare per oltre dieci ore al giorno in almeno 50 dei 365 giorni dell’anno. Altre 14.481 persone (10%), invece, riferiscono di lavorare per oltre dieci ore al giorno da oltre dieci anni. Dall’incrocio dei dati i ricercatori arrivano ad una conclusione sensazionale. Chi aveva lavorato per lunghe ore al giorno aveva un rischio maggiore di ictus del 29%. Quelli che lavoravano per lunghe ore al giorno da oltre dieci anni, invece, avevano un rischio maggiore di ictus che raggiungeva il 45%. «Ci sono molte cose semplici – commenta il dott. Richard Francis, responsabile della ricerca presso l’Associazione Stroke – che si possono fare per ridurre il rischio di un ictus, anche se lavori a lungo. Assumere una dieta sana, trovare il tempo per smettere di fumare e dormire le ore che vengono raccomandate. Tutto questo può fare una grande differenza per la tua salute».

Che cos’è l’ictus cerebrale?

L’ictus cerebrale è causato dell’improvvisa chiusura o rottura di un vaso cerebrale. Tutto questo provoca un danno alle cellule cerebrali per la mancanza dell’ossigeno e di quei nutrimenti portati dal sangue (ischemia) o alla compressione dovuta al sangue uscito dal vaso (emorragia cerebrale). L’Ictus compare improvvisamente e in genere senza dolore. Tra i sintomi troviamo: la comparsa improvvisa di una mancanza di forza, formicolio e mancanza di sensibilità ad un braccio e ad una gamba. Possibile anche che vi sia difficoltà nel parlare o difficoltà nel vedere da un lato. Quando questi sintomi compaiono solo per alcuni minuti e poi scompaiono del tutto si parla di attacchi ischemici transitori (TIA). Questi attacchi transitori possono essere campanelli di allarme per un ICTUS vero e proprio. Per questo vanno considerati con la massima attenzione tanto che il paziente deve essere visto con urgenza dal medico.

Nove regole per prevenire l’Ictus

Prevenire è meglio che curare. È consigliabile effettuare periodiche visite presso il proprio medico di base per verificare il proprio profilo di rischio vascolare. Ecco, intanto, nove regole per prevenire ed evitare l’ictus.

  • 1. Non fumare. Smettere di fumare riduce il rischio di ictus.
  • 2. Controllare il peso corporeo. E’ bene evitare l’aumento ponderale con misure dietetiche ed attività fisica. Chi è in sovrappeso deve sapere che la riduzione del peso corporeo ha effetti positivi sulla pressione arteriosa, sul diabete e sui grassi nel sangue.
  • 3. Praticare attività fisica e sportiva. Occorre praticare tutti i giorni una moderata attività fisica. Il consiglio è di camminare con passo spedito per 30 minuti al giorno per la maggior parte dei giorni della settimana.
  • 4. Limitare il consumo di alcolici. In particolare è da evitare una eccessiva assunzione di alcol. Alcune ricerche dimostrano che assumere modiche quantità di alcool può esercitare un effetto protettivo per le malattie vascolari e l’Ictus. In questo caso le dosi consigliate sono due bicchieri di vino o due latine di birra per l’uomo con dosi dimezzate per la donna.
  • 5. Correggere l’alimentazione. E’ importante ridurre il consumo di grassi e i condimenti di origine animale. E’ consigliato aumentare il consumo di pesce perché fonte di grassi polinsaturi. Il consiglio è anche per aumentare il consumo di frutta, verdura, cereali integrali e legumi in quanto fonti di vitamine e antiossidanti.
  • 6. Limitare il sale nella dieta. Il consiglio è di utilizzarne meno di 6 grammi. Tutto questo si raggiunge evitando i cibi ad alto contenuto di sale e non aggiungendo sale a tavola. Un altro consiglio è per i soggetti con ipertensione arteriosa che devono limitare assolutamente il consumo di sale.
  • 7. Controllare la pressione arteriosa. Chi soffre di ipertensione arteriosa, quando non è sufficiente la modifica alimentare e dello stile di vita per la diminuzione della pressione, devono ricorrere ai farmaci antipertensivi. I valori consigliati della pressione sono inferiori a 140/90 mmHge di 130/80 mmHg nei diabetici.
  • 8. Controllare la glicemia. Il consiglio è di seguire periodici controlli della glicemia per diagnosticare precocemente la presenza di diabete. In costoro occorre controllare la riduzione del peso corporeo, le modifiche dello stile di vita ed la verifica degli altri fattori di rischio. 
  • 9. Attenzione alla fibrillazione atriale. La prevenzione dell’ictus in quanti hanno la fibrillazione atriale passa dall’assunzione di farmaci anticoagulanti nei pazienti di età superiore ai 65 anni e in quelli che hanno già avuto un ictus ischemico cerebrale. Non tutti gli altri casi è utile assumere Aspirina. La scelta del farmaco, in ogni caso, deve essere fatta dal medico curante.
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