Basteranno duemila firme per fermare l’arrivo dei palazzi?

Sono state 2.055 le firme raccolte dalla petizione che vuole fermare la costruzione di palazzi nei campi sportivi dell’Oratorio Artigianelli di Cefalù. La petizione è stata già consegnata all’amministrazione comunale e al Consiglio comunale. Chiede la tutela e la conservazione di spazi vitali per la promozione umana e le attività sociali della Città. La petizione chiede «di salvare i campi sportivi dell’Oratorio Artigianelli, oggi messi in pericolo dalla possibilità che gli stessi si trasformino in spazi destinati alla cementificazione e adibiti alla costruzione di palazzi, togliendo la possibilità di svolgere le numerose attività dedicate ai giovani». Nel testo sottoscritto da oltre duemila persone si dice che «per decenni al campo Murialdo si sono svolte le partite di calcio non solo dei settori giovanili ma anche delle principali squadre cittadine di calcio, fra cui la gloriosa Murialdina, fondata proprio da P. Gerardo Capuozzo dei PP. Giuseppini». Nel testo della petizione viene fatto anche l’elenco di quanto si è svolto da mezzo secolo sui campi sportivi dell’Oratorio Artigianelli: le attività di tutte le associazioni sportive che si appoggiano al campo per i settori giovanili; le partite di campionato dei settori giovanili di calcio a 11;la Scuola Calcio; i giochi di S. Giuseppe; i giochi del Murialdo; i meeting di atletica leggera organizzati dall’A.S.D. Murialdo Cefalù; le attività svolte dal gruppo Scout di Cefalù, l’Estate Ragazzi; le attività estive di Giovani Insieme; le attività di Oratorio.

«Il nostro pensiero e la voglia di lottare per salvare questa realtà – si legge nella petizione – è rivolta proprio alle future generazioni. E’ nostro dovere farci garanti e custodi degli spazi di cui anche noi abbiamo beneficiato affinché, un domani, anche i nostri figli e nipoti ne possano usufruire. I campi sportivi dell’Oratorio Artigianelli sono e dovranno restare spazi comuni a disposizione dei giovani, e non diventare spazi destinati alla cementificazione e sottratti alle migliaia di ragazzi che non avrebbero più la possibilità di trascorrere il pomeriggio al campetto e costruire la loro infanzia e adolescenza in un ambiente ricco di valori e dedicato alle loro esigenze».

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