Nuova ordinanza del sindaco di Cefalù per ordinare all’Amap di gestire il servizio idrico integrato comunale. Porta la data del 2 gennaio. Il primo cittadino cefaludese ordina ad Amap di assicurare la gestione del Servizio idrico comunale per un periodo di novanta giorni «e ciò, nelle more dell’espletamento delle procedure per l’individuazione del nuovo gestore, a titolo definitivo». Nella stessa ordinanza il sindaco ricorda all’Amap che deve «procedere alla fatturazione dei corrispettivi all’utenza e al saldo delle posizioni debitorie connesse, ponendo a disposizione, quindici giorni prima della scadenza del periodo, la banca dati dei rapporti
contrattuali, ricevuta dai precedenti gestori, debitamente aggiornata».
Già altre due volte il sindaco di Cefalù aveva ordinato all’Amap di gestire il servizio idrico comunale. La prima volta lo scorso 3 giugno e successivamente il 3 ottobre. «L’Amap – si legge nell’ordinanza del 2 gennaio – risulta non avere ottemperato, per l’intero periodo dei 120 + 90 giorni, agli obblighi di gestione nei confronti della stessa disposti, tanto che, con ulteriori Ordinanze sindacali (anchess’esse oggetto di impugnativa da parte di AMAP, ma non sospese dal Giudice amministrativo di primo grado e di appello) si è dovuto provvedere ad assicurare la funzionalità dell’impianto di depurazione dei reflui sito in contrada S.Antonio di Cefalù, attraverso le prestazioni della Società Ilardo Hidroelettrica, salvo il diritto di rivalsa, da parte dell’Ente, sulla Società rimasta inadempiente, e con analoghe modalità sono state adottate diverse ordinanze per interventi di manutenzione straordinaria sulla rete idrica e fognaria».
Lo stesso primo cittadino cefaludese nella sua ultima ordinanza aggiunge che l’Amap risulta essere l’ultimo affidatario del servizio idrico integrato per disposizione della disciolta Autorità d’Ambito. «Non ha corrisposto a quanto ingiunto con Ordinanza n. 99 del 03 ottobre 2016, ossia, porre “… a disposizione, quindici giorni prima della scadenza del periodo, la banca dati dei rapporti contrattuali, ricevuta dai precedenti gestori, debitamente aggiornata».
Il sindaco aggiunge che «l’Assemblea Territoriale Idrica nonostante più volte formalmente richiamata da questo Ente, non risulta avere ad oggi ottemperato agli obblighi derivanti dalle competenze assegnate dal medesimo disposto normativo l’affidamento della gestione del servizio idrico integrato, nonché la stipula ed approvazione della relativa convenzione ed il disciplinare con il soggetto gestore del servizio. Per effetto di tale inadempimento, diversamente da quanto ipotizzato in data 03 ottobre 2016, non si sono ancora oggi verificate le condizioni che attraverso la “assegnazione definitiva del servizio al nuovo gestore” da parte della competente Autorità (A.T.I.) , fanno cessare le necessità di procedere con il ricorso a provvedimenti contingibili ed urgenti, non rientrando nelle ordinarie prerogative dell’Ente, per quanto disposto dalla surrichiamata normativa, la possibilità di procedere autonomamente alla assegnazione del servizio, o alla gestione in proprio dello stesso».