La banconota da 10 lire che oggi vale oltre 20.000 euro è stata stampata in 7.000 copie il 15 maggio 1866 dalla banca nazionale del regno d’Italia. Porta l’effige di re Vittorio Emanuele II. Siamo davanti ad una cartamoneta di estrema rarità.
Allora, a causa della scarsa raffinatezza grafica subito dopo l’emissione della banconota vi erano un gran numero in circolazione di ottime falsi al punto che i cassieri avevo difficoltà a riconoscerle. Ancora oggi bisogna stare attenti alle cartamoneta da 10 lire del 1866 false. La banconota originale da 10 lire del 1866 on line viene venduta intorno ai 20.000.
La banconota da 10 lire è stata stampata, nel corso degli anni, in quattro versioni. La prima è quella del 1866 ed è di colore verde. La seconda, del 1874, è di colore azzurrino. Sul recto è detto che la banconota è un biglietto consorziale a corso forzoso inconvertibile. Sul verso compare un soggetto non definito. La terza banconota da 10 euro è del 1883 ed è di colore arancio. Sul recto è riportata un’effigie del re Umberto I. La quarta, infine, è del 1910 ed è di colore azzurrino. È molto simile alla precedente, con la differenza che l’effigie del re non si trova anche nel verso.
Dello stesso periodo un’altra cartamoneta che può farvi fruttare diverse migliaia di euro è quella da 250 lire nel 1869 dal banco di Napoli. E’ una rarità perché di queste cartamoneta allora ne sono state stampate appena 40.000 copie. Oggi in circolazione ve ne sono davvero poche. Nello Stato italiano la banconota da 250 lire è presente solo in una versione del 1874 come biglietto consorziale, emesso dallo stato.
Queste 10 lire valgono oltre 20.000 euro
Molto quotata è anche la banconota da 100 lire stampata nel 1880 dalla banca toscana di credito. E’ una banconota molto rara perché ne sono stampate appena 50 copie. Il suo valore oggi si aggira intorno ai 20.000 euro e non è facile trovarne in giro in quanto le poche copie rimaste si trovano tutte nelle raccolta dei più grandi collezionisti di tutto il mondo.