Cosa succede a chi riscalda le patate nel forno? Vi si può sviluppare il Clostridium botulinum che provoca una grossa intossicazione. I sintomi dell’intossicazione da botulino si hanno dopo 18 o 36 ore da quando la tossina entra in contatto con l’organismo. I primi sintomi sono diarrea, nausea, vomito e dolori addominali. Sono sintomi molto simili a quelli di una gastroenterite ma non è così. Presto, infatti, si sviluppa un’altra sintomatologia molto più aggressiva. Si hanno difficoltà a deglutire o a parlare. La bocca è secca e le palpebre cadenti. Si hanno delle alterazioni alla vista con visione annebbiata o sdoppiata. Fra i sintomi anche problemi di respirazione e difficoltà a muovere i muscoli facciali. Si può arrivare anche alla paralisi.
Quali alimenti possono contenere botulino?
Le olive nere in acqua, i funghi sott’olio e le conserve di carne e di pesce. Per evitare il botulino nei funghi sott’olio occorre utilizzare funghi freschi e sani. Bisogna pulirli eliminando ogni traccia di terra. Affettarli in modo che abbiano la stessa grandezza. Farli cuocere in una quantità di aceto non sia inferiore al 50% dell’intero composto. Assicurarsi che i barattoli siano all’interno puliti, asciutti e sterilizzati. Fare in modo che l’olio li ricopra del tutto.
Quando si sviluppa il botulino nelle patate?
Quando le patate vengono conservate senza che l’ossigeno le raggiunga. In particolare quando le patate sono avvolte nella carta stagnola. In questo caso, per esempio, se le patate vengono riscaldate al microonde non è detto che si possa eliminare il botulino. Attenzione perché se lasciamo raffreddare le patate cotte a temperatura ambiente c’è il rischio che possa crescervi il Clostridium botulinum. Ecco perché si consiglia di conservare le patate avanzate in frigorifero nella ciotola per consumarle entro breve tempo.
Chi non deve mangiare le patate?
Le patate non vanno mangiate da chi è allergico alle solanacee. In questo caso si hanno segnali quali gonfiore addominale, meteorismo e nausea. Si hanno anche nausea, stanchezza, diarrea e a volte anche vomito. Si può avvertire dolore o gonfiore alle articolazioni. I sintomi più gravi portano respirazione difficoltosa, gola gonfia, vertigini, vomito e perdita di coscienza. In questo caso si potrebbe trattare di anafilassi che può essere percolosa se non viene trattata subito. Ecco perché è importante rivolgersi subito al medico.
Come si conservano le patate bollite?
Le patate bollite si conservano nel frigo in un contenitore pulito con coperchio. Le patate bollite si possono conservare con o senza buccia. Il consiglio è di eliminare la buccia prima di mettere le patate cotte in frigorifero.