Festival del Cinema di Cefalù: il programma delle proiezioni

Il Festival del Cinema di Cefalù è una delle manifestazioni cinematografiche emergenti più interessanti nel panorama internazionale, attirando ogni anno registi, produttori e appassionati da tutto il mondo. Fondato nel 2015 da Mario Macaluso, il festival è cresciuto rapidamente, grazie alla sua missione di promuovere il cinema come strumento di dialogo interculturale e scoperta di nuovi talenti. Ambientato nella storica città di Cefalù, tra il mare e i monti siciliani, il festival offre un palcoscenico per cortometraggi, documentari e opere cinematografiche innovative, con un’attenzione speciale ai giovani registi e alle nuove tendenze.

La manifestazione include proiezioni, incontri, dibattiti e premi assegnati da una giuria internazionale composta da esperti del settore, rappresentando un osservatorio sulle trasformazioni contemporanee del cinema. Il festival celebra il cinema come arte e come linguaggio universale, favorendo uno spazio di scambio tra generazioni e culture, e valorizzando la bellezza e la ricchezza culturale del territorio di Cefalù.

Cinema Astro

Venerdì 1  novembre 2024
Film in proiezione

Mattino dalle 10:00 alle 13:00

  • Il prezzo dell’amicizia. Presentiamo con orgoglio il cortometraggio “Il prezzo dell’amicizia”, un’opera emozionante realizzata dagli studenti dell’Ist. Comp. di Zafferana Etnea, sotto la regia del professor Mario Cosentino, originario di Giarre. Questo film affronta con sensibilità le sfide della disabilità e il potere dell’amicizia, rivelando la forza dei legami autentici. Un viaggio creativo da non perdere, dedicato a chi crede nella bellezza della connessione umana.
  • Non obbedire. Alessandro D’Onghia nasce a Taranto nel 1990 e cresce a Milano dove studia regia cinematografica alla “Luchino Visconti”. Collabora come filmmaker per il programma “Che Tempo Che Fa” e come regista per Rai 5 con cui realizza tre documentari. Quest’ultimo cortometraggio tratta tematiche forti raccontate attraverso una messa in scena apparentemente semplice. Una prigioniera contro il suo aguzzino.
  • Pentaclub. È il 1968. Cinque ragazzi sognano di gestire un cinema in cui non si proiettino film a favore della guerra. Giò, Delfo, Max, Ricky e Paolo in un pomeriggio d’estate impareranno a diventare amici fidati, indispensabili l’uno per l’altro. “Pentaclub” è una storia di formazione, d’avventura, d’amicizia e di piccoli grandi atti di ribellione di Roberto Strazzarino (Cairo Montenotte, Savona, 1954).
  • Rugiada Rossa. Claudia Guccione, 29 anni, cresciuta a Canicattì, laureata in Ingegneria del Cinema e dei Mezzi di Comunicazione e diplomata in Regia Cinematografica. Legata alle tematiche psicologiche e al genere drammatico fin dai suoi primi lavori, presenta al Festival del Cinema di Cefalù, Rugiada Rossa, un racconto intimo su l’esasperata ricerca di perfezione che porta all’autodistruzione.
  • Latte e Birra racconta la storia di Leo e Sam, due ladri che, a seguito di una rapina finita male, sono costretti a confrontarsi. Il cortometraggio è stato realizzato nella provincia di Monza e Brianza, dove il regista è nato e cresciuto. Lo scopo del corto è quello di raccontare una storia di genere che tratti le tematiche dell’amicizia, della mascolinità tossica e del rispetto.
  • Semplice. La  vita di un anziano signore ruota attorno alla propria famiglia. Venuta a mancare la moglie perde la gioia di vivere e soprattutto il sorriso. Grazie al nipotino, un ragazzino con disabilità e attraverso il suo sguardo ingenuo e genuino, riesce a ritrovare quello che aveva perso. Una storia di amore reciproco, indissolubile, irrefrenabile, semplice… come un sorriso. Il film “Semplice” prova a raccontare in maniera originale e priva di filtri o stereotipi l’amore tra un nonno e suo nipote. Dai rapporti umani che i personaggi intrattengono, emerge un intimissimo capace di commuovere. Regia: Valerio Giuseppe Cammarata. Da San Cataldo (CL)
  • Sara. Il film “Sara” racconta una storia improntata su uno dei fenomeni  che affliggono la società. La bambina, 12enne, rimane vittima di molestie sessuali. Tutta la famiglia vive un unico dramma che viene affrontato anche con l’ausilio delle istituzioni, prima tra tutte la scuola. Diretto dal regista Gaetano Adamo (Bagheria)

Pomeriggio dalle 15:30 alle 18:00

  • Veramente è un documentario su un’urgenza, prendersi cura del pianeta. Un pianeta che transita nel dramma, diretto verso la tragedia. Un cortometraggio che mostra il concetto che ogni singola persona può fare qualsiasi cosa per migliorare la situazione, portando un esempio da Pisa, di come badare al pianeta può anche essere un atto creativo, in cui un’azione di tutela si trasforma in arte.
  • Dike , titolo del cortometraggio della viareggina Elena Bertacca, è il nome dell’indice di una ragazza, il quale diviene metafora di giustizia e giudizio e fulcro del conflitto tra individualità e conformismo sociale. La storia esplora, in modo surreale, il conflitto pirandelliano tra ciò che si è e ciò che si deve apparire.
  • L’Erede.  Antonio è perso nell’oblio dei sensi di colpa. Non riesce ad avere un erede e la moglie lo lascerà per seguire il nipote, Fabio che in segreto cova il desiderio di defraudare lo zio. Antonio apre il suo cuore al fratello Alfredo, confessandogli i più oscuri segreti dell’anima in un finale delirante. “A chi lascerò la mia terra!” È il ritornello dissonante di un tempo che ricorda Verga.
  • Il Baule dei ricordi è  un cortometraggio girato nella primavera del 2023 con gli alunni della scuola primaria di Cercenasco. Sinossi: Un gruppo di bambini trova  nel magazzino della scuola un antico baule contenente al suo interno degli oggetti antichi. Con l’aiuto dell’assistente virtuale TBOT ne scoprono i segreti che raccontano una storia molto interessante. Regia: Waldemara Lentini di Pinerolo.
  • Oliveto delle monache. L’ITET “ L. da Vinci” di Milazzo realizza un lungometraggio nei modi del cinema di sala, come progetto CIPS-Cinema  per la Scuola, grazie all’attività di professionisti a fianco di studenti e docenti, inseriti in ogni settore della filiera produttiva.Tratto dal romanzo “L’oliveto delle monache” di Nunzio Primavera ma rivalutato dal punto di vista degli studenti, si è avvalso della regia di Luciangela Gatto, d’origine messinese e insegnante dell’I.I.S.S. “R. Rossellini” di Roma.
  • Amare nell’onda del risveglio – Perché siamo qui? di Franca Maria Impallari. Il docu-film è una profonda riflessione sull’esistenza umana in tutti i suoi aspetti bio-psico-spirituali. Con particolare attenzione a temi come la nascita, la vita, la morte e l’eternità, la regista palermitana ha intervistato scienziati, filosofi, scrittori, ricercatori e terapeuti che convergono sulla stessa linea di conoscenza, secondo cui nell’Universo non esistono separazioni: tutto è Uno.

Sabato 2  novembre 2024
Film in proiezione

Mattino dalle 10:00 alle 13:00

  • Luci e ombre, diretto da Andrea Letterelli, classe 2007, è un cortometraggio che esplora le sfide dell’adolescenza e il dolore. Girato a novembre 2023 a Potenza e Savoia di Lucania, il film racconta la vita di Lorenzo, 17 anni, che, pur vivendo una quotidianità normale, nasconde emozioni e conflitti interiori. In una famiglia con difficoltà economiche, il peso delle responsabilità grava sulla sorella Anna, mentre Lorenzo cerca di evadere. La loro vita cambia con la morte di Anna in un incidente, costringendo Lorenzo e Lucia a confrontarsi con un dolore inimmaginabile. Con una narrazione intensa, il cortometraggio invita a riflettere sulla perdita e sulla crescita in un contesto difficile.
  • La messa in scena . L’idea di questo mio cortometraggio è nata dopo l’ennesima visione del film di Michelangelo Antonioni “La notte”. Le tematiche di mancanza di sentimenti, di un cinismo sempre più crescente, di un’immoralità imperante sono la base per un’analisi della società contemporanea.. Umberto Squitieri regista proveniente da Salerno ha una formazione teatrale – cinematografica.
  • Angelica (2023), diretto dal regista Gianni Carbotti che vive e lavora a Roma, esplora temi profondamente umani come l’incomunicabilità di coppia e l’intensità del legame madre-figlia, vincolo che sembra superare i confini della razionalità e della vita stessa. Con atmosfere da thriller psicologico, il film offre una riflessione sulla maternità e il difficile superamento di un trauma personale.
  • Irene6 affronta tematiche profonde e attuali attraverso la magia del teatro con una narrazione suggestiva e coinvolgente. Esplora gli angoli più oscuri dell’animo umano, offrendo uno sguardo intimo e potente. Irene, scoprirà sé stessa, riscrivendo il suo destino grazie al mondo del teatro e la relazione viscerale con Elettra. I due registi sono originari della provincia di Agrigento (Campobello di Licata e Ravanusa).
  • Qualcun altro. Sono Angelo Bonanno, vivo a Palermo e ho 19 anni. Vado ancora a liceo ma studio cinema da un paio di anni. Qualcun altro è il mio primo cortometraggio, non volendo aspettare anni per fare un film ho sviluppato, in diversi mesi, un’idea che avevo e l’ho scritta come un corto. Ho dovuto farlo senza fondi, ma ho avuto la fortuna di avere delle persone che mi hanno aiutato. Spero di essere riuscito almeno un po’ a farvi entrare dentro la testa di un problematico.
  • Lucy – Un destino da pioniera” è un docufilm del regista cagliaritano Roberto Pili. Celebra Lucy Alves, simbolo del calcio femminile in Brasile. Prima donna verdeoro a giocare in Italia e in Europa, Lucy rappresenta avanguardia e determinazione. Il docufilm affronta temi come immigrazione e discriminazione, in un contesto dove il calcio femminile era vietato fino agli anni ’70, ispirando l’uguaglianza di genere nello sport.
  • Traceback è un cortometraggio girato a giugno del 2023. Sinossi: Chiara è  una ragazza che ama fare selfie e postare le foto sui social. Un giorno però scopre di essere vittima lei stessa dei suoi amati social. Si accorge di avere il telefono sotto il controllo di un Hacker che si è introdotto nella rete della scuola. Con i suoi amici, cercherà di rintracciare e bloccare l’hacker. Regia: Enrico Mondino di Pinerolo.
  • Re-Make. Un gruppo di studenti trova dei vecchi film in pellicola e i capolavori del cinema del passato cominciano a rivivere. Realizzato dagli studenti dell’Istituto Comprensivo San Francesco di Paola di Messina con la supervisione di Francesco Torre e Maurilio Forestieri.

Pomeriggio dalle 15:30 – 18:00

  • Diaframmi. Amanda è una ragazza di grande profondità d’animo che ha saputo fare della sua passione per la fotografia un lavoro. Sarà proprio uno scatto a riportarla indietro con la memoria alla ricerca di un legame perduto da recuperare. Fabio Avigo, regista bresciano di “Diaframmi”, attivo nell’ambito del cinema di Roma, vuole porre l’attenzione sulla capacità che ha l’arte di rinsaldare relazioni umane.
  • Haiti è realizzato in inverno all’interno di un bagno di casa.  Il sogno si fa vivo in fronte a me, una lucida allucinazione, una trasformazione della materia eterea registrata dall’occhio elettronico. L’effetto speciale rudimentale che mi ricorda che l’arte scenica è artigianato, materia che si può modellare sentendola con le mani.  Haiti è il mio manifesto per un cinema artigianale ed etereo.
  • Natura viva, natura morta. A Poggio Moiano, la rinascita vegetale che segue l’inverno viene celebrata attraverso l’infiorata. Una lunga distesa di variopinti mosaici floreali che trasforma il paese in un intreccio di colori, suoni, profumi. Una bellezza fragile, destinata a svanire, specchio della natura effimera dell’esistenza umana e del legame profondo che la unisce ai cicli naturali. Ludovico, Poggio Moiano (RI).
  • Se non dai il meglio. Il cortometraggio rappresenta l’opera prima di Giuseppe Di Maio. Il regista nasce a Palermo il 25 gennaio 1998 e sin dalla tenera età si appassiona ai film. Crescendo mantiene viva la sua passione per le arti e per le scienze frequentando il corso in “Ingegneria chimica” presso l’Università degli studi di Palermo laureandosi nel marzo 2020. Nel 2021 fonda la società “MarteStudios” e nel 2022 scrive, dirige e monta il corto. Questo nasce da un’attenta analisi di ciò che era la realtà dei giovani pochi anni fa fatta da lavoretti saltuari e insoddisfazione.
  • Controllo. Mi chiamo Nicola Landi e vengo da Bologna; è con grande piacere che vi presento oggi il mio cortometraggio “Controllo”. Nel film, un ragazzo con disturbi psichiatrici perde la madre a causa di una malattia e si trasferisce nel garage da lei ereditato. Tra indifferenza e diffidenza, la solitudine e la rabbia che lo attanagliano metteranno a dura prova il suo fragile equilibrio.
  • La Notte Diurna ci conduce nel viaggio interiore di Marco, che vive il suo ultimo giorno di vita in una stanza buia, avvolto da una solitudine opprimente. Mentre riflette sugli errori del passato, visioni di un mondo non reale affiorano, intrecciando la sua esistenza. In questo spazio sospeso tra vita e morte, Marco comprende come i muri eretti per proteggere la sua vulnerabilità lo abbiano allontanato da ciò che ama.
  • Il silenzio uccide! Affronta il tema della violenza domestica dal punto di vista non solo della vittima, ma anche di chi le ruota attorno, ovvero dei familiari. Molte donne rinunciano a denunciare proprio perché convinte ad insabbiare o a minimizzare l’accaduto per non esporsi ed affrontare una realtà dolorosa ma indispensabile per uscire dall’incubo. Regista: Irene Magnani da Maranello (MO)
  • Sirenas. Dopo aver sopportato un dramma familiare turbolento di cui è difficile parlare, Vera e Celeste devono lasciare la loro casa. Tornate alla casa estiva della loro infanzia, le sorelle si riuniscono dopo molto tempo con l’unico legame rimasto loro, la zia. La regista Daiana Provenzano è un’attrice, scrittrice, regista e insegnante laureata all’Università Nazionale delle Arti di Buenos Aires. Dove è stata chiamata a lavorare come ricercatrice.
  • Prova d’amore. Gigi una mattina decide di preparare la prima colazione del regista Denis Nazzari. Nato a Roma il 30 settembre 1986. Fin dall’adolescenza il nonno gli ha trasmesso la passione per il cinema classico italiano. Solo all’età di 25 anni inizia a recitare in cortometraggi indipendenti da autodidatta e si appassiona ancora di più alla scrittura, alla regia e alla produzione.
  • Bubbles: Una donna quarantenne di nome SOL galleggia in una bolla di relazione a distanza. Inizia la giornata aspettando la sveglia per eseguire con precisione il suo rituale mattutino, che è una videochiamata con il suo fidanzato di lunga data FRED. È così lontano che l’alba dalla finestra di Sol segna il tramonto alla sua. Entrambi sembrano stanchi e sull’orlo della frustrazione mentre aspettano di vedersi per Natale: così racconta la storia, per qualche bizzarra ragione, affinché i due si incontrino è necessaria la rottura della bolla di Fred, che non avviene mai.
  • Rewind. Un ragazzo trova dei messaggi all’interno di alcuni origami in un parco che frequenta abitualmente. Attraverso uno di questi messaggi il ragazzo comprende che a scrivergli è la Morte e con un’intenzione ben precisa.

Domenica 3  novembre 2024
Film in proiezione

Orario 10:00 – 13:00

  • Nessun menta. Angelo Faraci è un attore italiano, regista, produttore, produttore esecutivo, scrittore, sceneggiatore. E’ nato il 13 agosto 1989 a Palermo. Vive a atti. Ha 35 anni. E’ un attore e regista siciliano che si è distinto, eccellenza siciliana per il cinema Italiano, ricordato per i film diretti e interpretati con la sua Sicilia. Separati Mai è un Cortometraggio pluripremiato in Italia e fuori dai confini che ha colpito per il forte tema sociale trattato, il rapporto tra uomo, natura e animali e come quest’ultimi possono influire positivamente nella mente umana anche a seguito di un trauma, favoloso lo scenario vintage di un tempo dei Nebrodi in Sicilia da cornice.
  • Dolce Tempesta, cortometraggio prodotto da “NIP” aps e diretto da Dario Pastorino, racconta intimamente la vita di Francesca (Diletta Masetti), una giovane mamma vissuta negli anni Cinquanta, affetta da una malattia terminale che dedica gli ultimi giorni della sua esistenza all’educazione umana e culturale dei figli, per prepararli alla vita.
  • Friddo e Famme descrive e racconta la disperazione di un attore. Parla dei soprusi, le frustrazioni e le umiliazioni a cui è costretto Ciro affinché le persone che lo circondano riconoscano la recitazione come un lavoro, che invece viene continuamente sminuito. Regia Gennaro iago Esposito da Napoli.
  • gEARS, a factory fairy tale. Cortometraggio prod. 2023 – durata 02:00. Una fabbrica, se sicura, si può trasformare in un luogo “incantevole”. Il frastuono dei macchinari diventa, per la piccola protagonista, vera e propria musica e il movimento degli ingranaggi le suggerisce leggeri passi di danza. gEARS è una favola che trasfigura uno spazio di lavoro nel luogo più bello. film con Certificazione Green Film. gEARS fa parte del progetto “Arte e/è Lavoro, una questione di accenti” dedicato ai temi sociali del mondo del lavoro narrati attraverso l’arte (Goals 8-10 Agenda 2030.
  • Marrobbio. Damiano Impiccichè, Marsala (TP), regista, Dop, montatore. Marrobbio. Mario è un bambino di 11 anni, intelligente, solare, amante del mare e delle passeggiate in bici. Dopo un’esperienza extrasensoriale durante un bagno nelle acque di Marsala, trova sulla riva alcuni pezzetti di legno che scoprirà appartenere ad una barca di migranti affondata. Questa esperienza lo induce ad elaborare una sua personale soluzione per “rinfrescare” le anime delle vittime in mare.
  • Twist. Il progetto prevede un percorso filmico che vuole sensibilizzare il pubblico verso il superamento di due pregiudizi fondamentali: il primo che un disabile, secondo il concetto di inclusione, debba essere guidato verso un percorso non completo di autonomia nel pensiero e nelle scelte. Il secondo pregiudizio fondamentale riguarda la figura della prostituta che viene giudicata per il ruolo che svolge e non per i processi che l’hanno spinta ad esserlo. Questi pregiudizi nel processo narrativo del film vengono ribaltati proprio nella conoscenza tra i due, attraverso i conflitti delle proprie anime. Il regista Daniele Catini proviene da Manziana in provincia di Roma.
  • Non sono io il maschio. Caterina Belladonna siciliana, temperamento artistico e poliedrico, volontaria telefono Rosa e Templare, si prodiga per l’aiuto e il sostegno delle donne vittime di violenza domestica. Il cortometraggio è un lavoro di espressione intensa che cerca di portare sensibilità ad un argomento delicato,Il profondo disagio è comunicato attraverso la danza  per il riappropriarsi della giusta dignità.
  • Il maratoneta operaio. Film di 65 minuti. In sala un Trailer. I registi Giusy Cafari Panico e Corrado Calda raccontano la storia di Enzo Boiardi, operaio e atleta dilettante di Piacenza, che nella notte del 16-17 ottobre 1971 allo stadio Galleana, realizzò un’impresa storica correndo 211 km e 831 metri in 24 ore, nonostante il freddo intenso e le pantofole indossate per il dolore ai piedi. Con questo record nazionale a 35 anni, Boiardi dimostrò che la corsa può essere un mezzo di riscatto sociale e di superamento delle difficoltà. 
  • Che bella storia la vita. Film di 66 minuti. In sala un trailer. Il regista Alessandro Sarti nato a Pontassieve, dove vive tuttora, porta in scena una storia ispirata a fatti realmente accaduti. E’ la storia di Roberto, venditore di automobili di San Casciano in Val di Pesa, che ogni giorno si reca nel suo bar preferito per incontrare i suoi amici di sempre e raccontare loro le sue storie quotidiane. L’ultimo, però, su come ha venduto tre auto a tre malati in una stanza d’ospedale, guadagna più popolarità del solito tra il pubblico di Roberto. Nel cast anche l’attricee Sandra Milo.
  • Rondinella. Film di 62 minuti. In sala un Trailer. Marianna ha scelto di isolarsi e di comunicare con il mondo solo attraverso una videocamera. Il regista Domenico de Ceglia (Molfetta, 1978) è insegnante, regista, sceneggiatore e media-educator.
  • OOP Saga – Film di 70 minuti. In Sala un trailer. Laura è vittima di un ricatto da parte del suo fidanzato, che ha minacciato di diffondere le loro foto intime. Disperata, decide di togliersi la vita ma viene salvata da un ragazzo in vacanza con i suoi amici. Tuttavia, nulla è come sembra. Regista Gustavo Garrafa.
  • Sciatu meo. Peppe ripercorre a ritroso i ricordi che lo legano a quell’ultimo lembo di terra dove finisce l’Europa, alla casa a strapiombo sugli scogli in cui è cresciuto, alla sua Sicilia natale. Il regista Alessio Genovese nel 2014 dirige e gira “EU 013, l’Ultima frontiera”, presentato al Festival di Rotterdam. Nel 2012 è finalista al Premio Doc Ilaria Alpi e riceve il premio Maria Grazia Cutuli del Corriere della Sera come miglior giornalista emergente per i suoi reportage su Siria e Libia. Dal 2018 coordina il progetto FunKino – Cinema for Inclusion. Nel 2020 presenta il cortometraggio “Jabal – la Montagna” al Los Angeles Italia Film Festival.

Orario 15:30 – 18:00

  • Il guerriero di Taranto. Racconta la vera storia di Francesco Vaccaro simbolo della lotta contro l’inquinamento ambientale causato dalla fabbrica siderurgica ex ILVA di Taranto, che attraverso le dirette sui social sensibilizzava i politici e l’opinione pubblica. Francesco nonostante l’aggravarsi della sua malattia ha conseguito il diploma di maturità facendo gli esami in un letto d’ospedale. Regista esordiente è Antonino Macaluso nato a Palermo che ha lavorato anche come attore in diversi film e fiction.
  • La Salvezza è un film che tratta la salvezza fisica dalla retrocessione di una piccola squadra di quartiere e la salvezza dell’anima di un vecchio allenatore in pensione che nella sua carriera non ha mai vinto nulla. Ho portato con me la voglia di raccontare una storia del mio quartiere (“Barca”-Bologna), anch’esso bisognoso di liberarsi da condizioni storiche di riscatto.
  • La Proposta – Diretto da Jean-Luc Servino (Terzigno, NA). E’ un cortometraggio che esplora i complessi strati di una relazione tossica. Attraverso un dialogo intenso, il focus della storia è su due signori di mezz’età intrappolati in un legame malsano. Il film invita a riflettere sulle dinamiche emotive e sulle conseguenze delle scelte sbagliate. Un breve ma intenso viaggio verso la consapevolezza.
  • Gli spari di mezzanotte. Alessandro Alicata di Palermo ma trasferito a Roma dove studia e lavora, classe 2005, scopre presto la passione per la recitazione. A Roma dirige due corti distribuiti dalla RAI: Era Ora e Gli Spari di Mezzanotte (2024), che esplora a fondo la sfera attoriale. Con collaborazioni importanti e riconoscimenti, Alessandro cresce come attore e regista, distinguendosi per talento e creatività nel cinema italiano.
  • Luca fuori sincrono. Luca parla fuori sincrono ed è in cura da uno psicanalista. Un giorno invita una ragazza a pranzo e non sa come comportarsi per nascondere il suo handicap. Alessandro Marinaro nasce e vive a Catania.  Ha iniziato a girare film i primi anni del Duemila e in tutti questi anni ha ottenuto molti riconoscimenti. Il suo ultimo lavoro è “Luca, fuori sincrono”. 
  • In principio era il canto. Interpretato da Katia Ricciarelli, racconta il potere inclusivo dell’arte, e ci conduce in un viaggio ai confini della Bellezza, dove musica, poesia e natura si incontrano e diventano una cosa sola. Il cortometraggio ha rappresentato l’Italia allo Shnit worldwide short film festival, ed è stato scritto e diretto da Flavio Pagano, autore anche delle musiche originali.
  • Una fragile chiave di carta. Corto realizzato dalla casa di riposo di Castello Tesino Trento, per sensibilizzare la popolazione sulla diagnosi precoce dell’Alzheimer. Racconta la storia di un uomo che inizia ad avere i primi sintomi della malattia ma con l’aiuto e l’amore della famiglia e degli amici riesce ad andare in un centro per essere supportato ed affrontare la malattia con consapevolezza.
  • Nessun menta. Il cortometraggio Nessun Menta di Michele Falzone esplora la sincerità e le menzogne nella società, mostrando come spesso si finga per necessità. Attraverso l’innocenza dei bambini, il film invita a riflettere sull’autenticità delle relazioni, trasmettendo il messaggio che “una bugia a fin di bene è preferibile a mille verità”.
  • Zellì – i Terrun. In una casa colma di ricordi, ogni gesto quotidiano sembra risvegliare presenze invisibili. Un dettaglio in cucina cattura l’attenzione di Gaetano, trascinandolo in silenzi profondi e visioni sfocate. Attese sospese e sguardi assenti, così riaffiorano frammenti di un passato che sembra ancora pulsare tra quelle pareti.
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