Giuseppe Fazio è il nome che ha dato vita al primo vivaio di Cefalù, un’impresa che ha trasformato un’area agricola della Sicilia in un importante centro per la coltivazione e la vendita di piante. La sua storia è un esempio di dedizione, lavoro e passione per la sua terra, un racconto che inizia nelle campagne di Cefalù e si sviluppa grazie alla sua lungimiranza e impegno costante. Nato in una famiglia di contadini, Giuseppe ha saputo trasformare una semplice passione per le piante in un’impresa di successo che continua ancora oggi, a trent’anni dalla sua fondazione.
Le origini: un inizio di lavoro nei campi
Giuseppe Fazio nasce il 8 febbraio 1942 a Cefalù. Figlio di Domenico e Rosaria Saja, entrambi contadini, trascorre la sua infanzia a Ferla, una zona rurale di Cefalù. La sua educazione inizia nelle scuole locali, frequentando la scuola elementare sotto la guida della maestra Maria Orlando e del maestro Gazzo. Fin da piccolo, Giuseppe è immerso nel mondo della campagna, dove aiuta il padre nei lavori agricoli. Tuttavia, nonostante il suo impegno nei campi, Giuseppe è determinato a ricevere una formazione scolastica.
Nel corso della sua giovinezza, Giuseppe affronta le difficoltà di chi vive in un contesto rurale, lontano dalle comodità delle grandi città. Di mattina aiuta il padre Domenico nei campi, mentre nel pomeriggio si dirige verso Cefalù per frequentare la scuola media serale presso la scuola Spinuzza. La sua vita quotidiana è fatta di sacrifici: spesso, dopo le lezioni, si coricava nella casetta di Cefalù prima di riprendere il viaggio in bicicletta per tornare a casa. Nonostante la fatica, Giuseppe ottiene la licenza media con grandi sacrifici, mostrando sin da giovane una determinazione e una disciplina che lo accompagneranno per tutta la vita.
L’inizio del lavoro e la decisone di emigrare
A soli 16 anni, Giuseppe inizia a lavorare come manovale nella Ditta edile di Ciccio Cimino, entrando nel mondo del lavoro a pieno titolo. La sua formazione si arricchisce di esperienze pratiche, che lo preparano per le sfide che la vita gli riserverà. Nonostante la sua passione per la terra e la campagna, Giuseppe decide, su consiglio della sorella Maria, di emigrare in Toscana, a Montecatini Terme, dove la sua famiglia ha trovato nuove opportunità di lavoro.
A Montecatini, Giuseppe prosegue la sua carriera nell’edilizia, ma la nostalgia per la sua amata Cefalù è troppo forte. La bellezza del paesaggio e l’affetto per la sua terra natale lo spingono a tornare a Cefalù dopo aver assolto il servizio militare a Cuneo. Nonostante l’esperienza in Toscana, Giuseppe sente che la sua vera casa è Cefalù, e decide di tornare per dedicarsi ancora una volta alla vita che aveva lasciato.
L’amore e la formazione della famiglia
Nel 1968, Giuseppe incontra Maria Termotto, una ragazza di Isnello, durante il matrimonio di un amico di Gratteri. Fu amore a prima vista e, in breve tempo, i due convolano a nozze. Dopo il matrimonio, i giovani sposi partono per un viaggio di nozze a Montecatini Terme, dove Giuseppe si rende conto che la Toscana offre opportunità di lavoro per entrambi. La coppia decide così di trasferirsi a Montecatini, dove vivranno per diversi anni, e qui nasceranno i loro due figli, Domenico e Rosalba.
Nel frattempo, la mamma di Giuseppe si ammala e lui, per dare conforto alla sua famiglia e per non lasciare i figli lontani, decide di acquistare una casa a Cefalù. Questo acquisto segna l’inizio di un nuovo capitolo nella vita di Giuseppe e della sua famiglia. Con il ritorno a Cefalù, Maria apre una parruccheria, mentre Giuseppe, che aveva comprato un terreno a Settefrati, inizia a pensare a un progetto che avrebbe cambiato la sua vita e quella della sua famiglia.
La nascita del vivaio Salaverde: un’idea innovativa
Il desiderio di Giuseppe di tornare alla sua terra lo porta a scoprire una nuova passione: la coltivazione delle piante. Dopo aver visto numerosi vivai in Toscana, dove la cultura della floricoltura è radicata da secoli, Giuseppe si rende conto che Cefalù non disponeva di un vivaio simile. La sua esperienza e il suo amore per la terra lo spingono ad acquistare un terreno a Settefrati, una contrada di Cefalù che si rivelerà perfetta per avviare un’attività che non solo sarebbe stata utile alla comunità, ma che avrebbe segnato l’inizio di una nuova tradizione nel paese.
Così, nel 1989, Giuseppe fonda il “Vivaio Salaverde”, il primo vivaio di Cefalù, un progetto che nasce dalla passione di Giuseppe per le piante e dal desiderio di portare a Cefalù l’innovazione agricola che aveva visto in Toscana. Il vivaio inizia con il commercio di talee e piantine provenienti da vivai di altre province, ma presto Giuseppe arricchisce la sua offerta coltivando piante esotiche, tra cui la frutta tropicale “Annona Cherimola”, un frutto che all’epoca era ancora poco conosciuto. Nonostante il fallimento iniziale della coltivazione di annona, Giuseppe dimostra grande capacità di adattamento e decide di ridimensionare la piantagione, concentrandosi su altre varietà di piante più adatte alla zona.
Nel corso degli anni, il vivaio cresce, e Giuseppe si avvale della collaborazione del figlio Domenico e, successivamente, del genero. Grazie al suo impegno, il “Vivaio Salaverde” diventa un punto di riferimento per i residenti di Cefalù e per chi cerca piante di qualità per il proprio giardino o orto. Il vivaio è sinonimo di professionalità, passione e dedizione, valori che Giuseppe ha trasmesso alla sua famiglia e che continuano a caratterizzare l’attività anche oggi.
L’impatto del Vivaio Salaverde nella comunità
Il “Vivaio Salaverde” ha avuto un impatto significativo non solo a livello economico, ma anche culturale. Giuseppe Fazio ha saputo introdurre un concetto nuovo nella comunità di Cefalù, dove la cultura della floricoltura e del giardinaggio era meno sviluppata rispetto ad altre zone. La sua attività ha permesso a molte persone di avvicinarsi alla cura delle piante, di imparare nuove tecniche di coltivazione e di apprezzare la bellezza delle piante esotiche e tropicali che sono diventate parte del paesaggio locale.
Nel corso degli anni, il vivaio ha acquisito una reputazione che va oltre i confini di Cefalù, attirando clienti da tutta la provincia di Palermo e da altre zone della Sicilia. Giuseppe ha saputo innovare in un settore che in quegli anni era poco esplorato, e il suo vivaio è diventato un esempio di come passione, impegno e amore per la terra possano trasformarsi in un’attività di successo.
I valori di Giuseppe Fazio
Giuseppe Fazio è sempre stato un uomo semplice, con una forte etica del lavoro e un profondo amore per la sua terra. I suoi valori sono quelli di un uomo che ha saputo lavorare duramente per costruire una vita migliore per sé e per la sua famiglia, senza mai perdere di vista l’importanza della tradizione e del legame con la comunità. La sua dedizione al vivaio, l’impegno a far crescere l’attività con il supporto della famiglia e la sua disponibilità ad adattarsi alle circostanze lo rendono un esempio di resilienza e determinazione.
Giuseppe ha sempre cercato di trasmettere ai suoi figli e ai suoi nipoti il valore del lavoro ben fatto e la bellezza di prendersi cura della natura. Le sue parole e il suo esempio sono diventati un esempio per le generazioni successive, che continuano a lavorare nel vivaio e a portare avanti il suo sogno.
Superare le avversità con tenacia
Come ogni imprenditore, anche Giuseppe ha dovuto affrontare difficoltà lungo il suo cammino. La sua esperienza con la piantagione di annona è un esempio di come, nonostante le difficoltà iniziali, abbia saputo adattarsi e riprendersi. La sua capacità di affrontare le sfide con ottimismo e perseveranza è ciò che ha permesso al “Vivaio Salaverde” di crescere e prosperare.
Oltre alle difficoltà economiche, Giuseppe ha dovuto fare i conti anche con la gestione della sua attività familiare, ma grazie alla collaborazione del figlio Domenico e dei nipoti, il vivaio è riuscito a crescere e ad adattarsi ai cambiamenti del mercato, rimanendo sempre fedele ai valori che lo avevano ispirato.
Oggi, a trentacinque anni dalla fondazione del “Vivaio Salaverde”, Giuseppe Fazio si gode la sua meritata pensione, ma continua a essere orgoglioso del lavoro che ha fatto e della sua famiglia. Il vivaio è ancora gestito con successo dal figlio Domenico e dai nipoti Giuseppe, Dario e Daniele, che continuano a portare avanti l’eredità di Giuseppe. La sua vita ci insegna che il lavoro, la passione e l’amore per la propria terra possono creare qualcosa di duraturo, capace di influenzare positivamente una comunità e di lasciare un segno nel tempo.
Giuseppe Fazio non è solo il fondatore del primo vivaio di Cefalù, ma un esempio di come la determinazione e l’impegno possano trasformare la vita di una persona e contribuire a migliorare la propria comunità. La sua eredità vive nel “Vivaio Salaverde”, che continua a essere un punto di riferimento per chi ama la natura e desidera arricchire il proprio giardino con piante di qualità.
La biografia di Giuseppe Fazio, presentata in questo articolo, farà parte di una pubblicazione che Cefalunews sta curando per la sua uscita prevista nel mese di aprile 2025. Il libro raccoglierà le biografie di quei personaggi che hanno lasciato un’impronta indelebile nella nostra comunità e oltre. Se conosci storie di persone che hanno segnato la storia della nostra città con il loro impegno, che abbiano lavorato per il bene comune o che abbiano lasciato una traccia nelle istituzioni, nelle scuole, nelle chiese, nelle strade o nei luoghi di ritrovo, ti invitiamo a contribuire.
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