Ispezioni negli ospedali, i Nas denunciano un medico a Termini Imerese. Segnalato all’autorità giudiziaria un dirigente medico del pronto soccorso di Termini Imerese per aver custodito negli armadi delle stanze, per l’emergenza di codice rosso e giallo, tredici confezioni di medicinali scaduti, tra i quali due farmaci salvavita. E’ uno dei risvolti dei controlli del Nas scattati nell’ultimo mese in diversi ospedali di Palermo e della provincia. I militari hanno anche riscontrato la mancanza di locali nell’area di emergenza, come la cosiddetta “camera calda”, dove le ambulanze si posteggiano e si occupano di far scendere i pazienti in barella. I carabinieri hanno riscontrato in tutte le strutture visitate soprattutto problemi organizzativi e logistici dei pronto soccorso: al Civico i pazienti sono stati trovati sulle barelle nei corridoi, stessa storia all’ospedale di Villa Sofia. Nell’attività di controllo straordinario sull’intero territorio nazionale nelle strutture ospedaliere sono stati impegnati complessivamente circa 600 carabinieri dei Nas e sono state visitate oltre 200 strutture, che hanno portato alla contestazione di 19 sanzioni amministrative e al deferimento di 11 persone all’autorità giudiziaria. I servizi hanno evidenziato generalizzati casi di sovraffollamento, con prevalenza di persone anziane, nei pronto soccorso, soprattutto nei nosocomi dei maggiori centri abitati, anche a causa del concomitante picco epidemico influenzale accentuato dalle condizioni atmosferiche particolarmente avverse. In alcune circostanze si è registrato un numero di accessi al pronto soccorso pari al doppio della media giornaliera. I Nas hanno anche messo in luce alcune “situazioni particolari, oggetto di ulteriori approfondimenti, registrate nel corso delle attività di monitoraggio. Si tratta di episodi limitati – spiegano in una nota – che, tuttavia, non condizionano la generalizzata situazione di funzionalità offerta dalla gran parte delle strutture visitate, operanti sul territorio”.