Nel cuore di Cefalù, che ha visto crescere tanti talenti in ambito sportivo e culturale, il nome di Salvatore “Totò” Valenziano è sinonimo di passione, dedizione e amore per lo sport. Nato nel 1946, Valenziano ha saputo farsi notare fin da giovane nel mondo del calcio, raggiungendo traguardi che pochi avrebbero osato sognare. La sua carriera, segnata da sacrifici, successi e momenti di grande impatto emotivo, è stata caratterizzata non solo dalle sue abilità sportive, ma anche dal suo spirito di squadra, dalla sua umiltà e dal suo legame profondo con la sua terra. Totò Valenziano non è stato solo un calciatore, ma un uomo che ha saputo fare la differenza, non solo nei campi da gioco, ma anche nella vita di tutti i giorni. La sua storia, infatti, è quella di un vero e proprio “grande” che ha lasciato un segno indelebile nel cuore di tutti coloro che l’hanno conosciuto.
Le origini di Totò: un giovane cefaludese con un grande sogno
Totò Valenziano nasce a Cefalù nel 1946, una località ricca di storia e bellezze naturali, che ha sempre avuto una forte tradizione di accoglienza e di passione per lo sport. Cresce in un ambiente semplice ma ricco di valori, dove il calcio diventa una delle sue prime passioni. Da giovane, come molti ragazzi della sua generazione, è affascinato dalle sfide sportive che si svolgono per le strade della città, tra cui le partite di calcio improvvisate che segnano i primi passi nel mondo del pallone. La sua passione è evidente sin da subito, e la sua abilità come mediano non tarda ad essere notata dai dirigenti della squadra locale, il Cefalù, che lo ingaggiano per la prima squadra.
Nel 1964, a soli 18 anni, Totò entra nella squadra del Cefalù, che militava in Prima Categoria, un campionato che all’epoca racchiudeva le migliori squadre del palermitano. Il giovane Valenziano si fa subito notare per la sua grinta, la sua forza fisica e le sue ottime doti nel gioco aereo. Il suo fisico imponente e la sua elevazione sono il suo punto di forza, ma è la sua determinazione che lo rende subito un giocatore di valore. Durante la stagione 1964/65, il Cefalù compete contro squadre di grande prestigio, tra cui la Panormus, il Villaggio Ruffini, la Juventus di Emanuele, e la Stella Rossa di Bagheria. È in questo contesto che Valenziano inizia a brillare, attirando l’attenzione di uno degli uomini più influenti del calcio siciliano: Pippo Barone.
L’incontro con Pippo Barone: l’inizio di una grande carriera
Pippo Barone, imprenditore e grande conoscitore di calcio, diventa il mentore di Totò Valenziano. Durante una delle partite del Cefalù a Palermo, Barone nota questo giovane difensore dal fisico imponente e dalle grandi doti tecniche. Convinto del suo potenziale, Barone decide di ingaggiarlo per la sua squadra, la Juventina Palermo, che milita in Serie D. È un salto importante per Totò, che a 19 anni lascia la sua città natale e si trasferisce a Palermo, dove risiede negli alloggi dello stadio comunale della Favorita.
Nonostante la nostalgia di casa, la carriera di Valenziano a Palermo prende il volo. Viene schierato come difensore puro, con licenza di fluidificare sulla fascia, un ruolo che gli permette di mettere in mostra la sua capacità di difendere con grinta e di attaccare con velocità. Grazie al suo apporto, la Juventina Palermo vince il campionato di Promozione e conquista la promozione in Serie D, un traguardo importante per la squadra e per Valenziano, che si afferma come uno dei giovani più promettenti del calcio siciliano.
Il passaggio al Floridia e il successo in Serie D
Dopo il successo con la Juventina Palermo, la carriera di Totò Valenziano continua a crescere. Nel 1966, mentre sta svolgendo il servizio militare a Catania, un altro grande allenatore del calcio siciliano, Cacciavillani, lo nota e lo convince a firmare per il Floridia, una squadra che milita nel campionato di Promozione. Anche in questa nuova esperienza, Valenziano dimostra tutto il suo valore, portando il Floridia alla vittoria del campionato e alla promozione in Serie D. È in quel periodo che il giovane calciatore inizia a consolidare la sua reputazione come difensore insuperabile, e la sua carriera prende una piega decisamente positiva.
Tornato a Palermo, Valenziano continua a giocare nella sua squadra d’origine, la Juventina, che ora è impegnata nella Serie D. Con il suo apporto, la squadra disputa un ottimo campionato sotto la guida dell’allenatore Cestmyr Vycpalek. Valenziano si conferma uno dei difensori più forti del campionato, con prestazioni di grande livello che lo rendono una colonna portante della squadra. Nel frattempo, il calcio siciliano continua a evolversi, e Valenziano si trova a fare i conti con le sfide di un calcio sempre più competitivo.
La Juve Bagheria e il sogno della Serie C
Nel 1969, un’importante fusione tra la Juventina Palermo e il Bagheria Calcio dà vita alla Juve Bagheria, una squadra che milita in Serie D. Il progetto ambizioso, che vede come presidente Pippo Barone, mira a portare la squadra in Serie C. L’allenatore Carlo Confalonieri viene incaricato di guidare la squadra, e Valenziano diventa uno dei punti di riferimento del nuovo progetto. Nonostante l’impegno e l’organizzazione della squadra, il campionato non va secondo le previsioni, e la Juve Bagheria ottiene solo una salvezza risicata.
Tuttavia, l’esperienza con la Juve Bagheria segna un altro capitolo importante nella carriera di Totò Valenziano. La sua esperienza e la sua solidità difensiva sono sempre più apprezzate, e il suo nome inizia a diventare sinonimo di affidabilità e competenza nel calcio siciliano. Anche se la Serie C resta un sogno lontano, Valenziano continua a dare il massimo per la sua squadra, affrontando ogni avversario con la determinazione che lo contraddistingue.
Il passaggio al Mazara e la vita da calciatore maturo
Nel 1970, Totò Valenziano si trasferisce a Mazara del Vallo, dove gioca per il Mazara Calcio, una squadra che milita in Promozione. Sotto la guida dell’allenatore Vycpalek, Valenziano si ritrova a condividere lo spogliatoio con vecchi compagni di squadra come Corsinovi e Cirrito. Il Mazara si distingue come una delle squadre più forti del campionato, e Valenziano gioca un ruolo fondamentale nel successo della squadra. Nonostante le difficoltà e gli ostacoli, il Mazara vince il campionato e ottiene la promozione in Serie D. Tuttavia, la stagione successiva, la squadra retrocede, e i tifosi canarini devono ingoiare il rospo della retrocessione.
Nonostante la retrocessione, l’amore e la stima reciproca tra Valenziano e l’ambiente sportivo mazarese restano intatti. Il suo impegno e la sua serietà in campo lo rendono uno dei giocatori più amati dalla tifoseria. Valenziano gioca con il Mazara fino alla stagione 1974/75, sempre in Promozione, e lascia un ricordo indelebile nella memoria dei tifosi.
L’ultima fase della carriera: la Termitana e il ruolo di allenatore
Con la sua carriera calcistica che volge al termine, Totò Valenziano si trasferisce alla Termitana, una squadra che milita in Serie D, dove gioca sotto la guida degli allenatori Mimo Rizzo e Carmelo Del Noce. Con la Termitana, Valenziano disputa tre stagioni al vertice, ma la squadra non riesce mai a conquistare la promozione in Serie C. Nonostante ciò, il difensore siciliano dimostra di essere ancora un giocatore di grande livello, contribuendo con la sua esperienza e il suo carisma alla solidità della squadra.
Dopo aver appeso le scarpette al chiodo, Valenziano intraprende la carriera di allenatore, guidando diverse squadre della provincia. Tuttavia, i suoi impegni lavorativi gli impediscono di allontanarsi troppo dalla sua città natale. La sua carriera da allenatore non raggiunge le vette della sua carriera da calciatore, ma continua a contribuire al calcio siciliano, formando giovani talenti e trasmettendo loro il valore del lavoro duro e della determinazione.
Un uomo “Grande” dentro e fuori dal campo
Totò Valenziano è stato un calciatore straordinario, ma, soprattutto, un uomo dalle grandi qualità morali. La sua attaccamento alla maglia della squadra, la sua forza fisica e mentale, e la sua capacità di affrontare ogni avversario con rispetto sono diventati il suo marchio di fabbrica. Ancora oggi, a distanza di anni, il nome di Totò Valenziano è ricordato con affetto e ammirazione da tutti coloro che lo hanno visto giocare e che hanno condiviso con lui momenti di sport e di vita. Oggi a ottant’anni continua a calcare i campi di calcio allenando i ragazzi che lo cercano per le grandi lezioni di sport e di vita che Totò riesce a dare loro. «Allenando i ragazzi – dice – mi sento ancora giovane e soprattutto mi diverto a vivere con le nuove generazioni».
La sua carriera è un esempio di come la passione, il sacrificio e la determinazione possano portare a risultati straordinari, ma è anche una lezione di umiltà e di rispetto verso il prossimo. Totò Valenziano non è solo un grande calciatore, ma un uomo che ha sempre messo la sua città e la sua gente al centro della sua vita. La sua storia è una testimonianza di quanto lo sport possa essere una scuola di vita, capace di formare caratteri forti e di insegnare valori che vanno oltre il gioco. Totò “grande” lo è stato davvero.
La biografia di Totò Valenziano, presentata in questo articolo, farà parte di una pubblicazione che Cefalunews sta curando per la sua uscita prevista nel mese di aprile 2025. Il libro raccoglierà le biografie di quei personaggi che hanno lasciato un’impronta indelebile nella nostra comunità e oltre. Se conosci storie di persone che hanno segnato la storia della nostra città con il loro impegno, che abbiano lavorato per il bene comune o che abbiano lasciato una traccia nelle istituzioni, nelle scuole, nelle chiese, nelle strade o nei luoghi di ritrovo, ti invitiamo a contribuire.
Se conosci una persona che ritieni meritevole di essere inclusa in questa raccolta, puoi segnalarla inviando un messaggio WhatsApp al numero 3472975402 con la scritta “SI PERSONAGGIO”, seguita dal nome e cognome del candidato. Ricevuta la tua segnalazione, la redazione si attiverà per elaborare la biografia del personaggio proposto.
Conoscere la storia di Cefalù significa riscoprire le radici che ci uniscono, celebrando chi ha reso possibile ciò che siamo oggi. Se c’è qualcuno che pensi meriti di essere raccontato e ricordato, segnalalo! Ogni storia conta e ogni contributo è importante. Unisciti a noi in questo progetto che celebra le vite di chi ha reso Cefalù un posto speciale. Non perdere l’opportunità di far conoscere a tutti la storia di chi ha contribuito a rendere Cefalù un luogo speciale!
Riproduzione riservata © Copyright CEFALUNEWS