L’assemblea cittadina che si è tenuta al Municipio il 22 dicembre non è andata così come vorrebbe far capire l’amministrazione nel proprio comunicato. E’ quanto pensa Francesco Quagliana che ci ha fatto avere una nota su quanto sta accadendo in questo periodo a Campofelice di Roccella. «I doveri, i compiti, di chi ci governa – scrive Quagliana – devono essere quelli di saper scegliere come e dove trovare i soldi ed i finanziamenti per risolvere le problematiche presenti nel nostro paese, e non sapendolo fare, i nostri politici, come capita agli infanti, sono tornati a chiedere aiuto ai cittadini. Dopo averli tartassati, dopo aver comunicato dopo quattro anni, cosa sono riusciti a fare ed a programmare, (nulla). Oggi gli stessi che non sono stati in grado di mediare nemmeno con il popolo, perché dicevano, o accetti tutto ciò che voglio io, o non se ne parla».
Nel corso dell’assemblea cittadina, secondo la ricostruzione di Quagliana, « il Sindaco ha organizzato una relazione quadriennale di quanto fatto dalla sua amministrazione, prima dicendo di non voler dare parola al popolo, dopo fischi e mugugni, decide di voler dare voce anche ai cittadini, giocando d’astuzia e riservando la parola ai cittadini solo in tarda sera quando tutti avevano abbandonato l’aula». Una situazione che, sempre a detta di Quagliana, «ha infastidito tutti, e se nulla è successo, è grazie al popolo che ancora una volta ha subito, senza provocare danno alcuno». Quagliana si chiede quanto durerà ancora questo clima. Poi rivolge un invito al primo cittadino: «Mi ascolti Sindaco. Tolga il disturbo, sarà l’unico modo di riconciliarsi con i nostri cittadini (si dimetta)».
Il testo integrale della nota a firma di Francesco Quagliana:
Nella relazione quadriennale (non annuale) dell’amministrazione comunale di Campofelice di Roccella, nella persona del Sindaco Battaglia ha inscenato una commedia a dir poco drammatica. Non una parola è vera di quanto menzionato nel comunicato inviato a cefalunews fatto dall’amministrazione, rispetto alla riunione tenutasi il 22 dicembre 2016 , una discussione sterile senza una traccia di come detta amministrazione voglia portare avanti i problemi che affliggono la nostra Campofelice. I doveri, i compiti, di chi ci governa devono essere quelli di saper scegliere come e dove trovare i soldi ed i finanziamenti per risolvere le problematiche presenti nel nostro paese, e non sapendolo fare, i nostri politici, come capita agli infanti, sono tornati a chiedere aiuto ai cittadini. Dopo averli tartassati, dopo aver comunicato dopo quattro anni, cosa sono riusciti a fare ed a programmare, (nulla). Oggi gli stessi che non sono stati in grado di mediare nemmeno con il popolo, perché dicevano, o accetti tutto ciò che voglio io, o non se ne parla. Il Sindaco prende sempre tempo per qualunque decisione, quello è il modo per non scegliere mai, per non assumersi mai le responsabilità di decidere, con atteggiamento notevole e complesso. In quella riunione, il Sindaco ha organizzato una relazione quadriennale di quanto fatto dalla sua amministrazione, prima dicendo di non voler dare parola al popolo, dopo fischi e mugugni, decide di voler dare voce anche ai cittadini, giocando d’astuzia e riservando la parola ai cittadini solo in tarda sera quando tutti avevano abbandonato l’aula. Questa “genialata” ha infastidito tutti, e se nulla è successo, è grazie al popolo che ancora una volta ha subito, senza provocare danno alcuno. Mi chiedo quanto durerà questo clima, se l’autorità intesa come saggezza, come guida, come prudenza, sembra scomparsa da questo nostro paese. Mi ascolti Sindaco, questa che lei si ostina a prendere è una corsa parallela fra la giustizia e l’ingiustizia, fra la sopravvivenza e l’autodistruzione, e nessuno riesce a capire chi avrà il sopravvento, per cui tolga il disturbo, sarà l’unico modo di riconciliarsi con i nostri cittadini (si dimetta). Il mio pensiero va a chi non prende stipendio da più di sei mesi ed alle loro famiglie. A tutti loro voglio augurare un Natale di speranza, e voglio abbracciarvi affettuosamente tutti. Cittadini, si è perso il senso del lecito e della colpa, e questa incertezza del diritto, è la cosa più spaventosa, più orrenda che ci sia. I cittadini di Campofelice meritano rispetto, perché esso è un grande popolo, fatto di persone oneste e grandi lavoratori, a tutti voi auguro un Buon Natale e felice Anno nuovo.