Tremonzelli: nuovi incidenti nel tunnel dei misteri

I fari e il motore si spengono e la macchina non riparte dentro la galleria. In alcuni casi la disavventura si conclude con l’arrivo del carroattrezzi, ma in altri casi si sono verificati incidenti anche gravi. La galleria di Tremonzelli continua ad essere avvolta dal mistero. Torna alla ribalta con un articolo apparso su Live Sicilia. I casi anomali di macchine in panne, impianti elettrici che vanno in tilt o di mezzi in fiamme sempre nelle vicinanze dello stesso tunnel, in questi mesi si sono ripetuti. Nel corso del 2016 sono stati diversi i veicoli, tra auto, camion e motociclette andati in tilt all’interno o nei pressi della galleria più lunga dell’autostrada Palermo-Catania. L’ultimo caso risale a due giorni fa, quando un furgone ha arrestato la sua corsa senza alcun apparente motivo. Il conducente si trovava a circa cinque chilometri prima del tunnel, stava viaggiando in direzione Palermo. Intorno alle 9 il mezzo pesante che guidava si è spento ed è rimasto al centro della carreggiata. Un altro episodio simile a fine novembre quando un’auto è andata in avaria ad un chilometro dal tunnel, in direzione Catania. Anche in questo caso la macchina si è spenta all’improvviso. Anomalie che si sono ripetute per ben dieci volte nel solo mese di novembre. E nello stesso mese, sempre nelle vicinanze della galleria Tremonzelli, la polizia stradale ha rilevato anche cinque incidenti: il 12 novembre due nell’arco di poche ore in direzione Palermo.

Quest’estate si è temuto il peggio per i passeggeri di un pullman diretto all’Acquapark di Catania. Stavano per arrivare in galleria quando è esplosa la turbina del mezzo. Si è sprigionato del fumo. I passeggeri, tra cui una decina di bambini, sono usciti di corsa e sono stati messi in salvo. L’anno scorso invece in un maxi incidente all’interno del tunnel è morta una donna di 36 anni e sono rimaste ferite altre tre persone. Per alcuni anni si è parlato di una fonte di energia misteriosa che provocherebbe un’esposizione eccessiva a campi elettromagnetici, ma da tempo l’Anas ha assicurato che la galleria viene alimentata con un sistema di illuminazione elettrico tradizionale e che nel corso dei numerosi sopralluoghi effettuati, non sono mai risultate dispersioni termiche, elettriche o elettromagnetiche. Tre anni fa è così stato effettuato un attento monitoraggio di quell’area: ad occuparsene sono stati i tecnici dell’Arpa che il 20 agosto 2013 hanno installato due centraline sia in entrata che in uscita dalla galleria. I risultati non sono stati in grado di svelare il mistero, né di spiegare la sospetta incompatibilità elettromagnetica.

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