Le operazioni militari della Regia Guardia di Finanza nelle colonie d’oltremare

Le operazioni militari della Regia Guardia di Finanza nelle colonie d’oltremare. Dopo la costituzione del Regno d’Italia, si rese necessario intervenire nella gestione del servizio di vigilanza doganale per renderlo, organicamente e legislativamente, uniforme in tutto il territorio nazionale.

Con la legge 13 maggio 1862, n. 616 venne costituito, pertanto, il corpo delle Guardie Doganali quale forza pubblica posta alle dipendenze del Ministero delle Finanze, tramite la Direzione Generale delle Regie Dogane e delle Privative.

Tramite la legge di riordino dell’8 aprile 1881, n. 149, il “Corpo delle Guardie Doganali”, assunse la nuova denominazione di Corpo della Regia Guardia di Finanza, e venne inserito tra le forze armate dello Stato passando alle dipendenze della neo istituita Intendenza di Finanza.

 

A.O. Capi Tribù indigeni. Collezione Michele Nigro

 

A tal proposito, abbiamo chiesto al Ricercatore Storico Militare Michele Nigro (1) di approfondire il tema, poco noto, delle operazioni militari della Regia Guardia di Finanza nelle colonie d’oltremare.

«Le operazioni militari del Corpo delle Guardie di Finanza in Africa iniziarono nel 1887 con l’invio a Massaua, porto principale dell’Eritrea, di un nucleo di guardie, al comando del capitano Stefano Paci”

A.O. Militari della Regia Guardia di Finanza in un’operazione di controllo merci nell’area portuale. Collezione Michele Nigro

 

Tripoli, Visita delle autorità alle strutture porto. Da notare gli Ascari di Finanza. Collezione Michele Nigroite.

Tripoli, S.A. Il Principe Umberto presiede a una sfilata di truppe. Collezione Michele Nigro

L’azione più importante in questo periodo fu condotta dal capitano Gaspare Carruba e dai suoi uomini, aggregati alla 5ª divisione del generale Garioni.

A.O. Ascari. Collezione Michele Nigro

 

Il 30 giugno del 1914, a causa degli eventi che si stavano sviluppando in Patria, fu dichiarata la cessazione dello stato di guerra nella Tripolitania e Cirenaica.

A.O. Truppe indigene. Collezione Michele Nigro

Lo scoppio della I Guerra Mondiale pose momentaneamente fine, al proseguimento delle attività nei territori d’oltremare.

 

Tripoli, 1925 cerimonia militare. Collezione Michele Nigro

La partecipazione al conflitto con unità inferiori al battaglione, condizione richiesta per ottenere ricompense alla bandiera, non consentì, comunque, al Corpo di ottenere le meritate concessioni morali.

Tripoli, 1929 Finanzieri in servizio di vigilanza doganale. Collezione Michele Nigro

 

Misurata, Libia, 1929, Sfilata con Ascari. Collezione Michele Nigro

Nell’estate del ’35, in previsione del conflitto con l’Etiopia, fu costituito un battaglione di volontari addestrati presso la Scuola Allievi di Caserta che, al comando del tenente colonnello Enrico Palandri, partì il 19 ottobre per raggiungere l’Eritrea. Inizialmente il compito assegnato ai finanzieri fu quello di controllare le vie di comunicazione tra le unità al fronte e le basi logistiche. A dicembre i militari del Corpo furono aggregati ad altre unità dell’esercito, costituendo la riserva del III corpo d’armata.

Truppe cammellate. Collezione Michele Nigro

I finanzieri ebbero vari scontri durante la tappa di trasferimento verso Addis Abeba (Etiopia) ma alla fine vi entrarono vittoriosi il 5 luglio 1936, al seguito della colonna automontata del maresciallo Badoglio.

Tripoli, ristrutturazione caserma Regia Guardia di Finanza. Collezione Michele Nigro

Per gestire autonomamente i reparti coloniali, fu istituito un Comando Regia Guardia di Finanza dell’Africa Orientale Italiana, a livello di Legione, con sei comandi retti da ufficiali superiori costituiti presso i governatorati dell’impero.

A.O. Il Comandante Generale della Guardia di Finanza Gen. C.A. Ugo Pignetti in visita ispettiva ai reparti. Collezione Michele Nigro

Dopo varie e complesse trattative, ostacolate dallo Stato Maggiore dell’Esercito per motivi di prestigio, poco prima dello scoppio della II Guerra Mondiale, fu autorizzata la costituzione dei battaglioni mobili della Guardia di Finanza.

Corrispondenza da Tripoli. Collezione Michele Nigro
Vittorio Emanuele III passa in rassegna le truppe a Tripoli. Collezione Michele Nigro

 

Tripoli, il conte Volpe passa in rivista le truppe. Collezione Michele Nigro

In Libia gli scontri del nemico si concentrarono ad Amseat, dove i militari del presidio furono tutti catturati, poi al cippo di Ras Agedir.

Il conflitto si spostò, quindi, sul nostro territorio, partendo dalla Sicilia.

 

Mogadiscio, Somalia, indigene al lavoro. Collezione Michele Nigro

(1) Michele Nigro, Sottotenente in congedo della Guardia di Finanza.

Da parte dell’Associazione culturale “Suggestioni Mediterranee” ha ricevuto il premio “Siciliani di Pregio”.

Nel 2019 è stato nominato “Cavaliere al merito della Repubblica Italiana” dall’attuale Presidente della Repubblica.

Bibliografia e sitografia:

Verde Antonio, In Libia con i miei soldati, Salerno, “Author”, III ed. 1972

Teobaldo Filesi, Profilo storico-politico dell’Africa, Roma, Istituto italo-africano, 1974

Nicola Labanca, Storia dell’Italia coloniale, Milano, edizioni Fenice 2000, 1994

Editalia, La Guardia di Finanza dalle origini a oggi, Roma, ed. Editalia S.P.A., II ed. 2003

Pierpaolo Maccariello, Storia della Guardia di Finanza, Firenze, Le Monnier, 2003

Federica Saini Fasanotti, Libia 1922 – 1931 Le operazioni militari italiane, Roma, Stato Maggiore dell’Esercito – Ufficio Storico -, 2012;

Longo 2021 – Milizia Volontaria Sicurezza Nazionale (M.V.S.N.) – Milizia Artiglieria Controaerei, Cefalunews, 30 marzo

 Longo2021 – La Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale (M.V.S.N.), sintesi storica, Cefalunews, 1 maggio

G. Longo 2021 – L’Africa Orientale Italiana e la Milizia Coloniale, Cefalunews, 21 giugno

Foto di copertina: Tripoli, Sfilata Compagnia Finanzieri. Collezione Michele Nigro

Fotografie: Collezione privata Michele Nigro

Si ringrazia per la cortese collaborazione il dott. Alessandro Bellomo

Giuseppe Longo
[email protected]
@longoredazione

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