Cosa succede a chi mangia il riso bollito? Chi mangia il riso bollito mangia del riso che è stato impoverito dal punto di vista nutrizionale. Il riso bollito, infatti, perde tutte le vitamine del gruppo B. Se poi, prima di cuocerlo, il riso è stato anche lavato in acqua corrente sono scomparsi anche la metà dei minerali idrosolubili. Secondo alcuni nutrizionisti, i tipi di riso che riescono a trattenere meglio queste sostanze durante la cottura sono il riso integrale e il riso parboiled. Per questo l’acqua della cottura del riso è ricca di vitamine e minerali. La buona acqua della cottura del riso è ideale per trattare casi di vomito e diarrea, e addirittura anche per stimolare la produzione di latte materno.
Quale cibo non va bollito? Il broccolo è uno di quei cibi che dovrebbe mangiarsi sempre crudo o al massimo al vapore. Il broccolo bollito, infatti, perde la vitamina C, la clorofilla, gli antiossidanti e tutti quei composti antitumorali che sono essenziali per l’organismo. Più ricerche hanno confermato, infatti, che nel broccolo bollito con la cottura i gluconisolati, la vitamina C e altre sostanze presenti nei broccoli, spariscono. Non bisogna buttare la buona acqua con cui è stato bollito il broccolo. Bisogna conservarla chiusa in un barattolo in frigorifero per riutilizzarla come brodo vegetale per risotti, per cuocere la pasta con i broccoli oppure per i minestroni e le zuppe.
Quale cibo non va mangiato crudo? Bisogna evitare di mangiare crudo il buon uovo. Proprio le proteine del buon uovo, infatti, sono assorbite dal nostro corpo al 90% quando l’uovo è cotto, ma solamente al 50% quando l’uovo è crudo. Quindi chi decide di mangiare il buon uovo crudo deve sapere che non aumenta l’apporto proteico giornaliero. Mangiare il buon uovo crudo, inoltre, porta il rischio della salmonella. I batteri, infatti, sono il pericolo numero uno quando si assumono i cibi crudi. Le cause principali di questa contaminazione sono dovute ad animali malati o anche alla presenza di gravi carenze igieniche durante la manipolazione delle uova.
Quali sono i benefici del riso? Il riso è altamente digeribile ed ha una funzione riequilibrante della flora intestinale. Il riso favorisce la riduzione dell’assorbimento di acido urico nel sangue;. Il riso viene consigliato in caso di uricemia, nefrite e gotta. Il basso contenuto di sodio nel riso lo rende un alimento ideale per i pazienti affetti da insufficienza renale. L’alto contenuto di potassio, unitamente a quello di vitamine del gruppo B, rende il riso un alimento indicato in momenti di particolare stanchezza fisica. Il basso contenuto di lipidi e l’alto contenuto di acidi grassi rende il riso utile nella prevenzione dell’ipertensione.
Quanta acqua ci vuole per cucinare il riso? La quantità di acqua necessaria per cuocere il riso dipende dal piatto che si intende preparare. Per lessare il riso, per esempio, sono necessari 0,5 litro di acqua ogni 100 grammi. Per preparare un risotto, invece, di acqua ne occorre 1,5 litro o di brodo ogni 400 grammi. Per le minestre, che devono essere moderatamente liquide o cremose, la quantità di acqua necessaria diminuisce. Occorre comunque considerare, infine, anche il tipo di chicco di riso che si utilizza per stabilire delle proporzioni molto precise tra la quantità di riso utilizzata e quella di acqua.