Pasquale Urnisi è una figura simbolo di dedizione al lavoro, famiglia e radici, il cui impatto sulla comunità di Cefalù è stato profondo e duraturo. Nato nel 1875 in un contesto rurale di contadini, la sua vita è stata un viaggio che lo ha portato a esplorare le opportunità oltre oceano, per poi tornare nella sua amata Cefalù, dove ha costruito un’attività che ha segnato la crescita del commercio locale. La sua storia è quella di un uomo che ha cercato e ottenuto il miglioramento delle condizioni della sua famiglia, ma che non ha mai perso di vista i valori e la tradizione della sua terra.
Le origini: la vita nei campi e l’America
Pasquale Urnisi nasce a Cefalù il 15 febbraio 1875, figlio di Domenico e Maria Di Fatta. Cresce in una famiglia di contadini, ed è sin da piccolo che impara il valore del lavoro e della fatica. La vita nei campi era dura, ma Pasquale cresce con un forte legame alla terra e alla sua famiglia. Come primogenito di una famiglia numerosa, è il primo a prendere in mano le redini del lavoro agricolo, aiutando il padre nei campi. Nonostante il duro lavoro quotidiano, Pasquale ha anche un grande spirito di iniziativa e desidera migliorare la sua condizione economica, un sogno che lo porta ad avventurarsi oltre i confini di Cefalù.
A 25 anni, Pasquale sposa Maria Grazia Piraro, una donna proveniente dalla stessa città, e insieme decidono di cercare nuove opportunità all’estero, come tanti italiani dell’epoca. Nel 1900, partono per l’America, un viaggio che segna l’inizio di una nuova vita per loro. La coppia si stabilisce in una delle città degli Stati Uniti, dove aprono una locanda-trattoria che diventa ben presto un punto di riferimento per gli emigrati italiani che cercavano un angolo di casa in terra straniera.
L’America: la locanda e la crescita della famiglia
In America, la locanda-trattoria di Pasquale e Maria Grazia diventa il centro della vita sociale per molti emigranti italiani, che vi trovano non solo cibo ma anche un posto dove sentirsi a casa. La locanda è frequentata principalmente da altri immigrati italiani, i quali si sentono attratti dalla cucina tradizionale siciliana preparata con amore e dedizione. In questo ambiente, Pasquale e Maria Grazia riescono a guadagnare una certa stabilità economica e a migliorare la qualità della loro vita.
Nel frattempo, la loro famiglia cresce. La coppia ha tre figli: Rosa, Rosario e Federico, che crescono in America, in un contesto che li lega fortemente alla cultura siciliana. La famiglia Urnisi è ormai ben inserita nel tessuto sociale della comunità italiana negli Stati Uniti, ma Pasquale non dimentica mai la sua terra d’origine. La nostalgia per Cefalù cresce con il passare degli anni, e Pasquale si rende conto che la distanza dalla sua terra, dalla famiglia e dalle tradizioni è difficile da sopportare.
Il ritorno a Cefalù: nuove sfide e opportunità
Nel momento in cui la madre di Maria Grazia si ammala, la situazione familiare cambia. Maria Grazia decide di tornare a Cefalù per accudire la madre, lasciando Pasquale da solo in America. Nonostante il successo della sua attività, Pasquale non si sente felice di gestire la locanda lontano dalla sua famiglia. La sua nostalgia per Cefalù e per il suo paese natale cresce al punto da convincerlo a vendere la locanda in America e tornare in Sicilia.
Nel 1932, Pasquale lascia definitivamente l’America e si trasferisce con la sua famiglia a Cefalù. Utilizzando i proventi della vendita della locanda, acquista un edificio in Via Spinuzza, di fronte alla Chiesa di San Nicola. Questo diventa il punto di partenza per una nuova fase della sua vita, in cui Pasquale non solo si riavvicina alla sua famiglia, ma inizia anche a costruire una nuova attività che avrà un impatto duraturo sulla città.
La “Putia” di via Spinuzza: un’attività che cresce
Nel cuore di Cefalù, Pasquale apre il suo negozio di generi alimentari, un piccolo ma significativo passo verso la stabilità economica e la creazione di una nuova tradizione commerciale. Inizia a vendere prodotti alimentari di qualità e con il passare degli anni, il negozio diventa sempre più frequentato dai cefaludesi. Con l’aiuto dei figli, Pasquale continua a coltivare le terre e gestisce il negozio, che presto diventa anche un centro di distribuzione di prodotti casalinghi, detersivi e bibite.
La famiglia Urnisi cresce, e Pasquale si ritrova a dover affrontare la sfida di mantenere un equilibrio tra lavoro e famiglia. I figli, cresciuti, decidono di emigrare nuovamente in America, ma Pasquale junior decide di restare a Cefalù per seguire le orme del padre. Con il passare degli anni, Pasquale e Concetta, la moglie di Pasquale junior, si dedicano sempre più all’attività, facendo crescere la “putia” di Via Spinuzza.
La “Putia” diventa un minimarket
Negli anni ’50, Pasquale e Concetta decidono di espandere l’attività, aggiungendo nuovi prodotti e ampliando la gamma di generi alimentari e articoli per la casa. Il negozio di Pasquale diventa un piccolo minimarket, diventando un vero punto di riferimento per la comunità locale. La “Putia di Urnisi” è amata da tutti, sia per la qualità dei prodotti che per l’ambiente accogliente e familiare che Pasquale e Concetta riescono a creare.
Concetta ricorda con affetto i tempi in cui il negozio si faceva conoscere per la qualità dei suoi prodotti, in particolare il formaggio che veniva fornito da un produttore di Polizzi Generosa. “Era il miglior formaggio che si vendeva a Cefalù”, racconta, orgogliosa della sua attività. La “putia” è diventata per molti un punto di riferimento quotidiano, dove poter trovare tutto ciò di cui avevano bisogno.
Nel 1997, dopo anni di duro lavoro e sacrifici, Pasquale Urnisi va in pensione, ma la sua attività continua a essere un simbolo di tradizione e qualità per Cefalù. Con il passaggio delle redini a Pasquale junior e Concetta, il negozio continua a crescere e a evolversi, mantenendo però l’impronta di quel piccolo negozio che Pasquale aveva aperto con tanta passione anni prima.
Nel 2014, Pasquale Urnisi muore all’età di 90 anni, ma il suo nome continua a essere legato alla storia di Cefalù, non solo per il suo contributo alla crescita del commercio locale, ma anche per il suo impegno nella cura della famiglia e dei suoi affetti. La sua vita è un esempio di determinazione, resilienza e amore per la sua terra, e la sua eredità vive ancora oggi nelle storie che i suoi figli e nipoti raccontano.
Un uomo di famiglia e tradizione
Pasquale Urnisi è stato un uomo che ha dedicato tutta la sua vita alla famiglia, al lavoro e alla sua comunità. La sua è stata una vita semplice, ma straordinaria, costruita sui valori della dedizione, della fatica e della solidarietà. La sua capacità di affrontare le difficoltà, la sua tenacia e la sua gentilezza lo hanno reso una figura di riferimento per molti, non solo per la sua attività commerciale, ma anche per il suo spirito di servizio verso gli altri.
Pasquale era un uomo di carattere, sempre pronto ad aiutare chi aveva bisogno e a trasmettere il suo amore per la Sicilia e per la sua città. La sua filosofia di vita si basava su un profondo rispetto per la tradizione e per la famiglia, ma anche su una grande capacità di adattarsi ai cambiamenti del tempo. Era un uomo che aveva un sogno e lo ha perseguito con passione, riuscendo a creare qualcosa di duraturo e significativo.
La vita di Pasquale non è stata priva di difficoltà. Ha dovuto affrontare la separazione dalla sua famiglia per anni, vivendo da solo in America per poi tornare a Cefalù con nuove sfide da affrontare. La difficoltà economica, la gestione di una famiglia numerosa e le sfide quotidiane dell’imprenditoria non sono mai riusciti a fermarlo. Pasquale ha sempre trovato il modo di superare gli ostacoli, dimostrando una resilienza che lo ha reso un esempio per tutti.
Un esempio di dedizione e amore per la terra
Oggi, a distanza di anni dalla sua morte, Pasquale Urnisi continua ad essere ricordato come un uomo che ha dato tutto per la sua famiglia e la sua città. La sua eredità non si misura solo nell’attività commerciale che ha creato, ma nel modo in cui ha insegnato a chi lo ha conosciuto l’importanza del lavoro duro, della famiglia e del rispetto per la propria terra. La “putia” di Urnisi non è solo un negozio, ma un simbolo di come l’impegno e la passione possano costruire una vita di successo e soddisfazione.
La sua storia rimane un esempio di come, nonostante le difficoltà, si possa raggiungere il successo attraverso la perseveranza e la dedizione. Pasquale Urnisi è una figura che non sarà mai dimenticata, e la sua influenza perdurerà nel tempo come un esempio di impegno, amore e tradizione.
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